Hernan Jorge Crespo, il Valdanito che Menem voleva far pagare il doppio al Parma. Un figlio di Ancelotti
Hernan Jorge Crespo, nell'estate del 1996, era un ventunenne di belle speranze che giocava nel River Plate. Una delle due squadre migliori d'Argentina. Il Parma doveva prendere un centravanti, perché non prendere quello fresco vincitore della Libertadores? Fu un colpo a sorpresa, ma non del tutto, perché con Tanzi i grandi acquisti erano all'ordine del giorno. Con Michele Uva come direttore esecutivo, Riccardo Sogliano come direttore generale, Carlo Ancelotti in panchina.
Così Crespo arriva con grandi attese da parte di tutti. Peccato che il presidente argentino, Carlos Menem, tuonò contro il River: "Perché darlo al Parma per 6 miliardi, quando in realtà ne varrebbe almeno 12?" Domanda legittima e che cercava di far ritardare un addio del Valdanito alla causa dei Millionarios, ma fu tutto abbastanza inutile. Le grandi aspettative dell'inizio, però, sembravano destinate a dissolversi. Come Caio o Rambert, all'Inter, oppure Montano qualche anno dopo. Così per un bel periodo Crespo non gioca, c'è chi lo vorrebbe rispedire in Argentina a gennaio, fortunatamente Ancelotti si impunta e lo fa giocare sempre.
Così Crespo sboccia. Gioca quattro stagioni e segna 62 gol, andando sempre in doppia cifra, al Parma. Poi la Lazio di Cragnotti lo acquista per 110 miliardi nell'estate del 2000, mentre l'Inter, nel 2002, sborsa 36 milioni: la Lazio era in difficoltà economiche, costretta a vendere anche Alessandro Nesta al Milan. L'anno dopo va al Chelsea, poi al Milan dove va a un passo dal vincere la Champions del 2005, nella notte della rimonta Liverpool in sei minuti. Torna al Chelsea, poi Inter, Genoa e la conclusione nel Parma, nel 2012. Ora è l'allenatore dell'Al Duhail. Oggi Hernan Crespo compie 48 anni.