La piacevole distrazione delle Olimpiadi ma il grande calcio è alle porte…

Grazie Parigi. Personalmente, come moltissimi di voi, mi sto godendo lo spettacolo delle Olimpiadi. Polemiche a parte (cerco di non farmi coinvolgere), è davvero bellissimo gustarsi decine di discipline sportive che, se non ci fossero in palio delle medaglie olimpiche, mai mi sognerei di guardare. Il fascino delle Olimpiadi è anche questo: accendere i riflettori su sport di nicchia che, grazie alla ribalta dei Cinque Cerchi, si prendono i loro 15 minuti di celebrità. Chi l’avrebbe mai detto che l’oro alla trave di Angela D’Amato potesse emozionare come un gol segnato dalla propria squadra del cuore… Per me è stato così ed è stata una gradita sorpresa. Dai, le Olimpiadi sono una piacevole distrazione. Curiosamente, l’unico sport che sto evitando di guardare è proprio il calcio olimpico… Non so cosa ne pensate ma, onestamente, stride il calcio alle Olimpiadi, no? Il fatto che non ci siano i migliori calciatori al mondo è un handicap notevole, inutile nasconderlo. La riflessione più naturale è la seguente: gli Stati Uniti si presentano con il Dream Team (anche se l’unico, reale, Dream Team è stato quello del 1992) mentre i grandi club calcistici obbligano i propri tesserati migliori a stare lontano da Parigi… Per fortuna, c’è tanto altro da guardare, a volte fin troppo. La mia abilità nel fare zapping è aumentata vertiginosamente da quando sono cominciate le Olimpiadi…
Comunque, credo proprio che questo amore estivo per nuovi, sorprendenti, sport terminerà con la cerimonia di chiusura di Parigi 2024. Sapete perché? Perché il grande calcio è alle porte. L’amore vero, quello che ti fa battere il cuore come nessun altro, non può essere dimenticato o accantonato a lungo. Puoi dimenticartene per un paio di settimane ma, alla fine, si torna sempre da ciò che si ama veramente.

Se non fosse per esigenze lavorative, avrei evitato di sorbirmi tante amichevoli estive (interesse pari allo zero per il calcio d’agosto). Tuttavia, il 14 agosto, non mi perderei per nulla al mondo Real Madrid-Atalanta, la finale di Supercoppa Europea. Di fatto, il primo evento top di una stagione che promette scintille. Pensateci bene. L’interesse attorno al “nostro campionato” è alle stelle. Dal Napoli di Conte alla Juventus di Thiago Motta, passando per il Milan di Fonseca e la Roma di De Rossi. Quattro super squadre, tutte a caccia dell’Inter di Inzaghi. Ci divertiremo… E vogliamo parlare della prossima (nuova) Champions League? Cinque italiane in gioco… Roba da pazzi! Ho già l’acquolina in bocca a pensare a quanto “grande calcio” ci aspetta nei prossimi mesi. Troppo? Per i giocatori probabilmente sì ma, per chi è “drogato” di pallone, la voglia di calcio non si esaurisce mai. Per due settimane puoi farti distrarre dal record del mondo di Duplantis o dalla finale dello skeet misto ma, alla fine, il richiamo del pallone da calcio che rotola è troppo forte per far finta di niente. Ora scappo che mi attende un programma fitto per quanto riguarda gli appuntamenti olimpici ma, tra qualche giorno, la mia mente (e, credo, anche le vostre) torneranno a concentrarsi esclusivamente sul dio pallone. Siamo calciofili nell’anima…