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Inter e Juve: solo loro. Pavoletti e Muriel, dalla panchina si vince

Inter e Juve: solo loro. Pavoletti e Muriel, dalla panchina si vinceTUTTO mercato WEB
martedì 12 dicembre 2023, 12:41Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Dopo il termine della 15esima giornata di Serie A, torna l'appuntamento con il "Due di Piccari", rubrica curata dal direttore di TMW Radio Marco Piccari che prende in esame i principali spunti offerti dal campionato.

Due di Cuori
Ci sono solo loro due.
La sfida scudetto è un testa a testa: Inter e Juventus.
Il primo cuore è per l'Inter di Inzaghi, una squadra completa e terribilmente devastante: un rullo.
Contro l'Udinese i nerazzurri mostrano, ancora una volta, la loro terribile forza. Gioco corale e bello da vedere, rapidità nello sviluppo della manovra, elevata qualità dei singoli e grandissima determinazione. Il tecnico Inzaghi, il migliore attualmente nel nostro campionato, ha modellato la squadra riuscendo a dare un'identità che comprende tutti gli aspetti del calcio. Dal gioco fino al carattere non manca nulla a questi ragazzi che sono padroni del loro destino e soprattutto sembrano viaggiare in pieno controllo. Se qualcuno prova a superarli, loro rispondono con un potente controsorpasso. Nelle ultime due partite hanno giocato dopo gli inseguitori; la risposta? Due vittorie, 7 reti realizzate e 0 subite. Grande dimostrazione di forza, con un motore che sembra girare al minimo, mentre dietro sembrano stare al massimo. Tutto dipende dall'Inter.
Devo fare un'ammissione: questa Juve con queste vittorie non può non conquistare il cuore. Una squadra che in campo non concede una zolla di terreno e anche contro il Napoli ha mandato un chiaro segnale dal campionato: la Juve ci sarà fino alla fine. Contro i campioni d'Italia i bianconeri hanno mostrato uno spessore enorme di squadra. Questo gruppo è terribilmente tosto, sa soffrire, colpire e poi riesce ad anestetizzare l'avversario di turno cedendogli il pallone, ma senza lasciare un pertugio. La Juve sa illudere lo sfidante di turno lasciandogli credere che possa creare qualcosa, ma in realtà quel possesso del pallone è innocuo, è solo statistico. Il Napoli è riuscito a creare due occasioni su due errori della difesa bianconera, le uniche sbavature di una retroguardia impenetrabile. Allegri ha creato un gruppo granitico e Gatti è il simbolo. I giochisti possono aspettare: questa è la vera Juventus!
Un bel pezzo di cuore lo prende anche il Bologna che batte fuori casa la Salernitana e viaggia in piena zona Champions. La squadra rossoblù in quel gruppo ha la migliore difesa, gioca un calcio piacevole con facce diverse e poi ha un attaccante sempre più interessante: Zirkzee arma letale. Occhio a questo Bologna che è sempre più una regola.

Due di Picche
Tenetevi il possesso palla, firmato Massimiliano Allegri.
Oggi il due di Picche lo caliamo al possesso palla, quello che non fa vincere.
Napoli e Lazio fanno tanto possesso palla con percentuali alte, ma alla fine portano via un punto e un gol fatto in due partite, però il dato più allarmante è un altro. Le due squadre hanno creato appena due grandi occasioni nello sviluppo del gioco. Una miseria che non giustifica il grande possesso palla esercitato. Completamente anestetizzato quello del Napoli contro la Juve che nella ripresa non mette mai in difficoltà la difesa bianconera. Una squadra, quella campione d'Italia, che ha perso tutto lo spessore mentale, tecnico e tattico che aveva acquisito un anno fa. La causa? L'addio del vero leader di quel gruppo che aveva elevato il valore di tutto il team: Luciano Spalletti. Il grazie va al presidente ADL.
In casa Lazio le cose non cambiano, anche la squadra di Sarri fa tanto possesso palla, chiude con il 71%, ma a livello di occasioni create con il gioco, veramente poco. Contro il Verona tanta manovra, giro palla, qualche movimento nulla di così eclatante. Il gol di Zaccagni delizioso, come l'azione che porta alla rete, le uniche cose degne di nota. Il resto tutto da copione. Solito errore difensivo e difficoltà nel gestire il risultato. La Lazio ha perso 10 punti da situazioni di vantaggio e dopo 15 partite questo è il peggiore avvio dell'era Sarri per punti fatti. Involuzione totale.
Non è da meno il Milan che totalizza il 58% di possesso palla, ma nei 90' fa solo quello. Una partita totalmente piatta dei rossoneri contro l'Atalanta che non sembra la migliore Dea degli ultimi anni. La squadra di Pioli è apparsa scarica e disordinata tatticamente. Il Milan rimane terzo a -7 dalla Juventus e a – 9 dall'Inter, addio sogni scudetto, meglio guardarsi alle spalle e proteggere la zona Champions. La magia di Pioli è finita e da un pezzo.
Chiudo con Mourinho, non poteva mancare tra le cose negative. La Roma di carattere ottiene un buon pareggio contro la Fiorentina nonostante le due espulsioni. Mou alla fine non si smentisce, urla e fa cinema sul rosso giusto di Lukaku e poi non si presenta nel post partita come tutta la Roma. Ogni commento è superfluo e allora chiudo alla Mou: il silenzio è una delle grandi arti della conversazione.

Jolly
Dalla panchina si vince.
Il jolly di questa giornata arriva da Bergamo e lo pesca l'Atalanta. Al minuto 82' entra Muriel e nei minuti di recupero realizza una rete destinata ad essere ricordata nel tempo. Controllo e colpo di tacco, il colombiano segna una rete d'antologia. Muriel: calciatore fenomenale. Il jolly lo pesca anche Ranieri sempre dalla panchina. Al minuto 59' entra Pavoletti e il bomber firma il match. Rovesciata nei minuti di recupero e super gol del centravanti della provvidenza, il bomber che tutti vorrebbero avere: Pavoletti è favoloso.

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