Donnarumma fuoriclasse, Calafiori giocatore totale. Spalletti il peggiore, Zaccagni magico

DUE DI CUORI
Voglio cominciare con un elogio a Donnarumma: è lui vero fuoriclasse della nazionale, anzi mi correggo, è l'unico giocatore azzurro che può essere definito così. La squadra gioca una partita inguardabile sin dall'inizio e lui ci mette sempre i guanti. Un gigante tra i pali. La sua forza e il suo carisma li mostra sempre. Si butta, esce, fa di tutto per proteggere la porta. Para anche un rigore e poi prende il gol per la dormita dei difensori. Si incazza tanto e rimprovera tutti e in quel momento esprime il pensiero di tutti noi, che avremmo voluto dare uno schiaffone a qualcuno per quella disattenzione. Menomale che abbiamo il nostro supereroe.
Il cuore lo conquista anche Calafiori, un difensore, un centrocampista; sì, lui può fare tutto. Elegante, bello da vedere, sempre lucido e poi tanto sicuro. Chiude in difesa con entrate decise e poi esce palla al piede con tanta qualità. Lui è la speranza, un ragazzo che supera le difficoltà, cade, si rialza e va avanti. La sua è una storia esaltante di calcio da raccontare. Bella, travolgente e speranzosa quella cavalcata per portare il pallone avanti e trascinare la squadra verso gli ottavi. Lasciatemi esagerare perchè questo giocatore è veramente straordinario, sembra un mix tra Scirea e Nesta. Un forte paragone. Spero possa arrivare sempre più in alto, le fondamenta ci sono. Ci mancherà tanto nella prossima partita: lui è un giocatore totale!!

DUE DI PICCHE
Spalletti è un allenatore che ho sempre stimato, tra i migliori in Italia e non smetterò mai di pensarla in questo modo. Un mister moderno sempre alla ricerca del gioco e dell'idea, la sua carriera dice questo, però, la critica è doverosa. Il Ct nelle ultime due partite non mi è sembrato lucido. Contro la Spagna non ha letto bene la partita lasciando allo sbando Di Lorenzo, mentre contro la Croazia ha messo in campo una squadra troppo difensivista. Dimarco dal primo minuto, visto l'infortunio, è stato impresentabile. Darmin è sembrato sempre spaesato, Di Lorenzo inconsistente, mentre in attacco Retegui non si è visto e la rinuncia a Chiesa è apparsa incomprensibile, vista la vivacità mostrata al suo ingresso. I cambi in corsa hanno raddrizzato la serata, ma hanno anche confermato la poca lucidità di Spalletti. Ad oggi ancora non abbiamo capito come vuole giocare l'Italia, mi sento di dire che contro la Croazia il Ct è stato il peggiore in campo. Ora non si può più sbagliare.

Jolly
La carta vincente la pesca Spalletti dalla panchina che salva lui e l'Italia. Il jolly della serata si chiama Mattia Zaccagni che entra e realizza una rete alla Del Piero come contro la Germania nel 2006. Un piedino delizioso quello di Zac: una sua magia ci porta agli ottavi. Ora sarà difficile tenerlo fuori. Spacca partita.