Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Quinta gioia di fila in Serie A per la Fiorentina: espugnata anche Torino con un super Kean

Quinta gioia di fila in Serie A per la Fiorentina: espugnata anche Torino con un super KeanTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 00:42I fatti del giorno
di Dimitri Conti

La Fiorentina non si ferma più e dà l'impressione di volersi candidare a qualcosa di grande in questa Serie A. Sul campo del Torino arriva il quinto successo consecutivo in campionato, il settimo se si include anche l'Europa. La vittoria per 0-1 sul campo dell'Olimpico Grande Torino porta la firma di Moise Kean, sempre più punto di riferimento per l'universo Fiorentina e capace di sfruttare al meglio l'unico pallone buono, o quasi visto che molto del merito va allo stesso Kean.

Non solo Kean, certamente: dai 90 minuti più recupero di Torino spicca anche una difesa che lontano da casa è arrivata ormai alla quarta gara di fila terminata senza neanche un gol subito. Solamente altre due volte nella sua storia la Viola ci era riuscita: il primato assoluto del 2007, quando le partite furono cinque, dista adesso appena un'altra partita.

Palladino nel post-partita cerca di tenere i piedi per terra, ma non può ignorare la classifica: "Fa effetto, mi fa piacere che i ragazzi guardino la classifica anche se dico loro di non farlo...Dobbiamo pensare una gara per volta, dobbiamo migliorare: oggi abbiamo vinto, ma non abbiamo giocato come piace a me. Nel secondo tempo abbiamo rinunciato un po' a giocare, lo dico dopo una vittoria. Venivamo da due trasferte difficili, giocare a Genova e Torino era dispendioso. Ma mi è piaciuto lo spirito di squadra, dobbiamo cavalcare questo entusiasmo e pensiamo subito alla Conference".

Il commento dell'avvocato Giulio Dini:
Siamo squadra, il tema è questo.
C’è uno spirito contagioso che ha portato, grazie alle vittorie, la consapevolezza di poter fare risultato e che fa sentire tutti parte di questa avventura.
Non belli, tutt’altro che belli, almeno da giovedì scorso.
Mi attacco al freno a mano perché in queste due gare vinte in trasferta la squadra ha fatto davvero il minimo sindacale nella fase di possesso.
Vero che hai dovuto dare spazio alle seconde linee che, a dirla tutta, continuano a dare un contributo davvero modesto.
Ma pure questa è la forza della Viola della settimana appena conclusa.
Vero che, con la Conference, il ritmo è serrato e spazi di recupero non ci sono.
Ma, fatte queste giuste concessioni, statisticamente non potranno essere molte le gare vinte senza tirare in porta.
Anche gli avversari concludono poco, la squadra si chiude benissimo, tanto che oggi De Gea non ha fatto una parata.
Il Toro ha badato a non scoprirsi e noi, come ogni volta che ci troviamo a comandare il gioco, siamo meno fluidi.
La Penna sorvola troppo nei corpo a corpo su Kean, a destra Colpani è poco intenso ed a sinistra Sottil gioca la sua solita partita in “solitudine” costringendo Gosens ad un lavoro doppio.
Nel mezzo la coppia di Genova gioca la partita di Genova con Richardson che zampetta qua e là e Bove a fare la guerra.
Beltran, bene anche oggi, lega come si deve i reparti e costringe Ricci a “sparire” dal campo per stargli dietro.
Il gol arriva da un lancio di Ranieri direttamente su Kean che è bravo a muoversi sul rimbalzo della palla ed a piazzarla di piatto sul portiere in uscita.
Il Toro pareggia subito di testa ma il gol è annullato per un gomito oltre la linea.
Nel secondo tempo la squadra ristagna fino a quando non entra Adli a rendere più sciolta la manovra di uscita anche se i nuovi esterni Kouamé e Ikonè non riescono mai a mettere in difficoltà il Toro.
Che, anzi, coglie un palo clamoroso con Pedersen.
Con l’uscita di Kean si perde consapevolmente il riferimento davanti e gli ultimi minuti sono un timido assalto del Toro con un paio di punizioni buttate dentro per saltatori e non.
Il Genoa era stato molto più arrembante (come direbbe Italiano) in realtà.
Giovedì a Cipro e domenica in casa col Verona per continuare questo momento di stupore.
Mi piacerebbe veder tornare Cataldi e rivedere Bove a sinistra a rubare palloni in pressione.
Da lì sono nate, infatti, le precedenti due vittorie.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile