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Panchina d'Oro a Spalletti. Poi Grosso e Vivarini: Euro 2024 e nessuna promessa, tutte le parole

Panchina d'Oro a Spalletti. Poi Grosso e Vivarini: Euro 2024 e nessuna promessa, tutte le paroleTUTTO mercato WEB
martedì 30 gennaio 2024, 00:38I fatti del giorno
di Lorenzo Di Benedetto

Luciano Spalletti ha vinto la Panchina d'Oro per la stagione 2022/23. Premio tanto meritato quanto scontato per l'ex allenatore del Napoli, dopo lo scudetto vinto contro il Napoli dominando la Serie A, con l'attuale commissario tecnico che ha ottenuto 42 voti su 61 totali, secondo posto con sei voti per Simone Inzaghi dell'Inter, terzo posto con tre voti Stefano Pioli del Milan.

Grosso e Vivarini.
Per quel che riguarda la Panchina d'Argento, per il miglior allenatore della passata Serie B, il premio è andato a Fabio Grosso, che ha guidato il Frosinone alla promozione in A, prima di volare in Francia all'Olympique Lione. 22 su 62 i voti per il campione del mondo 2006, mentre al secondo posto, con 16 voti, si è piazzato Claudio Ranieri, mentre al terzo Alberto Gilardino, con 6 voti; i due tecnici hanno rispettivamente riportato in A Cagliari e Genoa, con la formazione sarda vincitrice dei playoff e il Grifone piazzato al secondo posto della graduatoria cadetta.

Per quel che riguarda la Panchina d'Oro Serie C, con 87 tecnici votanti (di cui 35 in suo favore), ecco spiccare Vincenzo Vivarini, ora in Serie B con il Catanzaro che lo scorso anno ha dominato il Girone C di Serie C, centrando appunto la promozione in cadetteria con cinque giornate d'anticipo e stabilendo una serie di record per la terza serie: tra questi, quello di punti ottenuti (96), gol fatti (102), gol segnati da un singolo calciatore (Pietro Iemmello, che ha messo a referto 27 centri) e differenza reti (81). Non solo, a questo si aggiunge la vittoria della Supercoppa Serie C, primo trofeo nazionale per le aquile)

Le parole di Spalletti.
Il ct dell'Italia ha poi parlato di tanti temi, a cominciare dall'Europeo della prossima estate, con gli azzurri che dovranno difendere il titolo vinto nel 2021: "Non posso fare promesse di nessun genere, ma sono convinto che i nostri calciatori sapranno far vedere quello che è un po' l'idea di tutti, cioè che avranno un po' di timore anche gli altri. Dentro le competizioni, noi come Italia, riusciamo a subire questa forza per la storia che abbiamo, per i calciatori che hanno vestito prima la maglia azzurra. Gente come Buffon è fondamentale, l'ho apprezzato da calciatore, e adesso come collaboratore. Pensa di essere quello che può dare dei consigli".

Parole anche sul problema centravanti in Nazionale: "Terrei in considerazione anche Kean, ha fatto vedere di essere un calciatore forte, bisogna andare ad avere l'opportunità, dentro queste convocazioni, di avere giocatori che possono fare anche altri ruoli, diventa fondamentale. Quelli che hanno bisogno di essere stimolati possono stare a casa, io non stimolo nessuno. Se prendo gente e poi devo stimolarla vuol dire che ho sbagliato a convocare la persona. Hai addosso la maglia della Nazionale, la più bella di tutte".

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