Ovunque, tranne che alla Juve? Tra Parigi e Manchester, il futuro di Ronaldo è un rebus

A Parigi, a Manchester, a Madrid. Un po' ovunque, tranne che a Torino. Mai come in questi giorni, Cristiano Ronaldo sembra lontano dalla Juventus: in panchina all'esordio stagionale contro l'Udinese, poi in campo ma non molto più felice per il gol annullato, il portoghese è un vero e proprio rebus per la dirigenza bianconera. Che, a una settimana dalla chiusura del proprio mercato, si trova costretta a fare i conti con le indiscrezioni sul proprio giocatore più rappresentativo (e costoso) e dei suoi malumori. Senza peraltro che sia davvero chiaro cosa la Juve, che per ovvie ragioni non può certo "scaricare" il principale asset in rosa, pensi dell'eventuale clamorosa partenza: alleggerirebbe il monte ingaggi ed eviterebbe di perdere CR7 a zero, ma costringerebbe anche a correre ai ripari perché un sostituto sarebbe a quel punto necessario. Cosa succederà? Domanda da almeno 100 milioni di euro: tanti ne sposterebbe, tra cartellino e ingaggio lordo, il movimento di Ronaldo.
Nelle ultime ore, mentre dalla Francia risuonano le indiscrezioni sull'offensiva del Real per Mbappé, in giro per il mondo si parla tanto, tantissimo, di Ronaldo. Proprio da oltralpe arriva la suggestione Manchester City: CR7 e Jorge Mendes starebbero spingendo per portarlo alla corte di Guardiola, il mentore dell'arcinemico Messi, in una società che insegue Kane ma si consolerebbe mica male. Dal Qatar, ci pensa il fratello di Al Thani a sganciare il carico da 90: fotomontaggio con Ronaldo e Messi, entrambi di Paris Saint-Germain vestiti. Tanto basta a scatenare l'indignazione di Lapo Elkann. Ma sicuri che dividere lo spogliatoio con la propria nemesi non possa solleticare l'ambizione di Ronaldo?
