I tifosi fischiano, lo Stadium si svuota, Torino piange: Juve fuori dalla corsa Scudetto

La Juventus subisce una pesante sconfitta casalinga contro l'Atalanta, che si impone con un netto 4-0 nel 28° turno di Serie A. La squadra di Gian Piero Gasperini domina la partita, impartendo una vera lezione di calcio a Thiago Motta, apparso in difficoltà nel gestire i bianconeri. Il match, che di fatto esclude la Vecchia Signora dalla corsa Scudetto, viene deciso dai gol di Retegui su rigore al 30', De Roon al 47', Zappacosta al 66' e Lookman al 77'. Fischi e contestazione pesante da parte dei tifosi di casa, che hanno abbandonato lo stadio già a venti minuti dalla fine.
L'analisi di mister Thiago Motta
"Oggi avevamo davanti una squadra desiderosa di giocare sui nostri errori. Dopo l'episodio del rigore - senza entrare nella critica - discutibile, la Juve ha reagito subito andando in avanti. La squadra è giovane, siamo andati in proiezione offensiva ed è stato sofferto il gol dello svantaggio. Abbiamo dato la possibilità a giocatori come Lookman di sfruttare le ripartenze. Dopo una sconfitta così, siamo sicuramente tristi e dispiaciuti. Adesso questa storia dello Scudetto, dove ci avete messo dentro, non si dirà più. Andremo a giocare contro la Fiorentina per ripartire".
I flop della Juve secondo TMW
Kelly 4,5 - Tante incertezze per il centrale inglese, il cui errore individuale dà il la all'azione che porta al 2-0 dell'Atalanta proprio in apertura di ripresa. Proprio nel momento in cui la Juve era chiamata a reagire. Tra i peggiori in campo.
Dal 74' Vlahovic 4,5 - La goffa scivolata che lo vede involontariamente lanciare a rete Lookman per il 4-0 è la cartolina della sua stagione, e purtroppo per i bianconeri anche della serataccia della Juve).
Thiago Motta 4 - Perdere in casa contro questa Atalanta ci sta, perdere così però non ci sta affatto. La sua Juve passeggia e lui non sembra trovare una minima soluzione per rivitalizzarla. Basta vedere l'approccio molle con cui i bianconeri rientrano in campo nella ripresa, nel momento in cui dovrebbero invece spingere per provare a pareggiare. Il Maestro Gasperini gli rifila un poker che sa di storica umiliazione, meglio evitare di parlare di Scudetto da adesso in poi.
