Le pagelle dell'Inter - Pavard e Lautaro i migliori, ma Mkhitaryan è un gigante

Inter-Bayern Monaco 2-2
(59’ Lautaro, 62’ Pavard; 52’ Kane, 77’ Dier)
Sommer 6,5 - Tante parate importanti e la solita affidabilità con i piedi, anche a dispetto del vento che sferza San Siro, ma il 2-2 di Dier arriva per una sua incertezza e regala all’Inter 15 minuti finali di paura.
Pavard 7,5 - È un grande rimpianto dei tifosi bavaresi, vista la fragilità difensiva della squadra di Kompany, e non fa nulla per lenirlo. Anzi: il suo primo gol con la maglia dell’Inter arriva proprio contro il passato, ed è dolcissimo per i nerazzurri. Sa di semifinale.
Acerbi 7 - Cliente complicato, quel Kane lì: si alza e si abbassa, in più questa volta ha Muller alle spalle che si infila negli spazi come nessun altro al mondo. Per fare male, però, devono girargli al largo.
Bastoni 7 - Fosse entrato quel tacco lì, San Siro sarebbe venuto giù senza bisogno di ruspe. Dier gli salta alle spalle ed è una pecca in una partita altresì perfetta. Dall’87’ Bisseck s.v..
Darmian 7 - Un monumento all’abnegazione, con tutte le difficoltà del caso. Sfiora il gol, e arriva il corner su cui poi segna Pavard. Grandissima fatica su Gnabry e poi Coman: la carta d’identità non mente. Ma alla fine c’è lui a svettare su Kane in area di rigore.
Barella 6,5 - Spaventa San Siro restando a terra dolorante in avvio, poi riparte in modalità trottolino. Stellare all’andata, al ritorno subisce in misura superiore il ritmo dei tedeschi e l’ingresso di Gnabry smonta la catena di destra. Dall’87’ Frattesi s.v.
Calhanoglu 6,5 - Un destro a giro fuori di poco, qualche verticalizzazione non sempre precisa, le solite palle inattive velenose. Soffre il pressing tedesco, e ne risente anche la percentuale di passaggi precisi.
Mkhitaryan 7,5 - Gioca a scacchi mentre gli altri si fermano a dama. L’età è un tema, e di conseguenza pure lo spunto in velocità: rimedia a tutto con intelligenza calcistica superiore. Si prende il centrocampo sulle spalle.
Dimarco 5,5 - Su Kane commette una leggerezza da scuola calcio al contrario: non si può lasciare così tanto spazio per tirare a uno così. Rimedia, in parte, con il calcio d’angolo che porta all’1-1 e avvia la rimonta nerazzurra. Dal 72’ Carlos Augusto 7 - Entra e mura Olise. Quello che serve da un sostituto.
Thuram 6,5 - Spunti e sgroppate, stavolta nessuna meraviglia come il tacco di Monaco. Ma combatte su tanti palloni e prova a tenere la squadra alta persino nel finale. Pecca un po’ di cinismo.
Lautaro 7,5 - Kane segna? E lui risponde. Vince ancora il duello con il centravanti inglese: il gol è di quelli che pesano doppio, perché spegna sul nascere il potenziale psicodramma nerazzurro e anzi avvia la rimonta. Sfodera un’altra prova gigantesca, dopo quella di Monaco, e chiude in riserva. Dall’81’ Taremi 5 - L’approccio che un subentrato non deve avere in una gara così.
Simone Inzaghi 7,5 - Difende l’impresa di Monaco: seconda semifinale in tre stagioni, tutto fuorché scontato. La sua Inter soffre il vento e la pressione del Bayern, ma quando ci si aspetterebbe il crollo ecco arrivare la reazione. È Squadra, con la s maiuscola assolutamente voluta.
