Tragedia in Cile: tifosi forzano ingresso per la Copa Libertadores, muoiono due giovanissimi

Una serata di sport si è trasformata in un dramma a Santiago del Cile. Due giovani tifosi, di 13 e 18 anni, sono morti giovedì 10 aprile nei pressi dello Stadio Monumental, teatro della sfida di Copa Libertadores tra Colo-Colo e Fortaleza, interrotta al 65’ sullo 0-0 per motivi di ordine pubblico. Secondo le prime ricostruzioni, un centinaio di tifosi ha tentato di forzare l’ingresso allo stadio senza biglietto. La polizia cilena è intervenuta per contenere l’assalto, ma durante l’operazione una recinzione è crollata, travolgendo e uccidendo i due giovani. La Procura ha confermato che si sta indagando anche sull’eventuale coinvolgimento di un mezzo della polizia nella tragedia.
"Uno dei cancelli ha schiacciato le vittime", ha spiegato il procuratore Francisco Morales. "Verificheremo se un’auto delle forze dell’ordine abbia contribuito al crollo". Barbara Perez, sorella della diciottenne deceduta, ha raccontato all'AFP: "Un veicolo della polizia ha colpito la recinzione, facendola crollare addosso a mia sorella. Aveva il biglietto e il documento in mano. È arrivata in ospedale senza vita". Nel caos successivo, si sono verificati violenti scontri tra gli ultras e la polizia, che ha risposto con idranti e cariche per disperdere la folla.
La CONMEBOL ha comunicato l'annullamento definitivo della gara, esprimendo il proprio cordoglio: "La Confederazione sudamericana esprime profondo rammarico per la morte di due tifosi. Ci uniamo al dolore delle famiglie in questo momento tragico". Anche la Federazione calcistica cilena (ANFP) ha condannato con fermezza quanto accaduto: "Condanniamo ogni forma di violenza legata al calcio, dentro e fuori dal campo".
