Squalificato tre mesi, Benatia: "Lì per calmare De Zerbi, nessuna minaccia al quarto uomo"

L'attuale stagione dell'Olympique Marsiglia non sta vivendo momenti idilliaci con l'arbitraggio. Dopo una prima sanzione in Ligue 1, infatti, Medhi Benatia ha ricevuto tre mesi di squalifica su scelta della commissione disciplinare della Federcalcio francese a seguito delle tensioni durante il sedicesimo di finale di Coppa di Francia contro il Lille.

Una decisione che il direttore sportivo dell'OM ha vissuto molto male: "Quello che ho vissuto contro il Lille... una delle umiliazioni più grosse della mia vita", ha chiaramente spiegato l'ex difensore della Roma e della Juventus - tra le altre - in un'intervista rilasciata al quotidiano L'Equipe. Benatia ha pagato un prezzo alto il suo comportamento con il quarto uomo nel match di coppa citato, ma lui stesso ha assicurato di non aver minacciato l'uomo in questione, Jérémy Stinat.

Benatia ha ribadito la sua versione dei fatti: "Sono andato a calmare il mio allenatore (Roberto De Zerbi, ndr), per sedare la situazione. Alla fine, la situazione si surriscalda, non c'entro niente, la partita è finita, non sono venuto per fare pressione, ho solo detto al quarto uomo: 'Ditegli comunque che c'era rigore là'. È diventata una minaccia e si è conclusa con una sospensione di tre mesi". Prima di denunciare la disparità di trattamento nei suoi confronti: "Mostratemi la regola che dice che non posso essere lì. C'erano sessanta persone quella sera. Il signor Turpin (direttore di gara in campo, ndr) non ha visto nulla, è venuto solo a darmi un cartellino rosso. Ti senti misero, non trattato come gli altri", la chiosa.