L'Italia ha tre candidati per diventare il nuovo Materazzi per Luciano Spalletti

Il centrale che imposta, il braccetto, il libero d'antan, ma ogni Nazionale che si rispetti ha pure il suo difensore roccioso, duro, puro, cattivo. Quello che nei momenti d'alta tensione, arriva arrembante e protegge il compagno in difficoltà. E non può essere certo l'elegante Riccardo Calafiori, e neppure Alessandro Bastoni. Alessandro Buongiorno semmai, ma è più il leader che si fa rispettare, più il Cannavaro che il Marco Materazzi. E per stazza figuriamoci Giovanni Di Lorenzo, sicché c'è un gran bisogno dello stopper antico in questo azzurro.
E i candidati non mancano, soprattutto due che probabilmente faranno parte della rosa di Luciano Spalletti. Il primo è Federico Gatti, che ha fatto la gavetta. Le giovanili del Torino, ma poi quelle dell'Alessandria, poi i Dilettanti col Pavarolo, il Saluzzo, il Verbania, poi Pro Patria, Frosinone e da lì il salto alla Juventus. Di lotta più che di governo, capitano per grinta e carisma più che per palle sullo stemma e nobiltà, Gatti rappresenta la quintessenza del difensore antico che a questa Italia serve. Lui come Pietro Comuzzo della Fiorentina, che nonostante i ventuno anni è stato paragonato a Pietro Vierchowod e già questo basta e serve per raccontarlo al meglio. Fisico, spalle, scontri e sfide, il calcio degli anni ottanta portato nel duemilaventicinque, la distrizione dal basso. Anche lui rientra al meglio nella categoria dei Chiellini, di quelli che fanno della praticità la loro migliore arte.
E poi c'è Gianluca Mancini della Roma, che per carattere e caratteristiche forse è quello che s'avvicina di più a Matrix ma che nelle idee di Spalletti è anche quello più distante da un posto nei convocati nel gruppo Mondiale. Non che sia fuori dalle gerarchie e dalle possibilità, ma il troppo impeto, e il troppo carattere messi in campo dal centrale giallorosso 'spaventano' il ct. Che in una Nazionale ha bisogno di grinta, di personalità ma pure d'equilibrio. Ha un anno per fare uno step di crescita, 'Mancio', per lasciare la scia dei 'Vinnie Jones' ed entrare nelle grazie azzurre in ottica Mondiale. Con l'auspicio che la grinta di questi ragazzi sia un'arma giusta per arrivare a dama...
