Valentini: "Juve, serve un programma serio. Italia, il rigore non dato c'era"


A parlare dei temi del momento a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato l'ex dirigente FIGC Antonello Valentini.
Juve, si parla di Conte per il futuro. Ma possibile che non ci sia un'altra via senza tornare al passato?
"Ci stiamo chiedendo se c'è una terza via alla Juve, ma ce ne sono tante. Conte? C'ho in testa quell'immagine di lui in tuta che dopo aver visto la campagna acquisti ha salutato tutti a preparazione in corso e ha mollato la Juve. Non vuol dire che non può tornare, ma il problema è a monte. Ossia il programma che una società seria, da rifondare ai livelli di vertice. Serve un programma veramente serio, che può essere interpretato da Conte, Pioli, Zidane, non ci vedo Gasperini...Io comincerei dalla testa, rimettere a posto i quadri e scegliere poi l'allenatore più adatto, che abbia una certa impronta bianconera".
Perché in Italia si fanno i piani di 3 anni e poi si butta via tutto?
"Sono critico con la gestione Motta ma soprattutto della società. Io Motta ora non lo avrei sostituito, l'obiettivo ora era raggiungere la Champions. E' un progetto fallito che non solo è una smentita nei confronti di Motta ma di tutti. Serve guardarsi ora negli occhi e capire cosa fare per riportare in alto la Juve. Ricordandoci che dentro il club c'è uno che sa di Juve come Chiellini, che ha prestigio personale, credibilità, conoscenze, e che viene sotto-utilizzato al momento".
Un pensiero sulla Nazionale?
"Il primo tempo sono rimasto senza parole. Poi per fortuna la squadra ha reagito. Non so come sarebbe finito con il rigore di Di Lorenzo, che era solare. Io interpellerei Rosetti per capire cosa tre cose: qual è la sua opinione come designatore UEFA, perché è intervenuto il VAR con l'arbitro a pochi metri dall'episodio e quali immagini ha sottoposto all'arbitro. Anche se avesse toccato il pallone il difensore tedesco, e per me non lo ha toccato, la palla è rimasta nella disponibilità di Di Lorenzo, che ha subìto il fallo. Non si può rovinare una partita così. Quell'episodio ha inciso sull'incontro".
Gasperini ha detto che la Roma piace a tutti, come la Nazionale:
"Che la piazza di Roma piaccia a tutti è scontato, basti vedere così è la tifoseria giallorossa. E' giusto che Gasperini, che ha già deciso di lasciare l'Atalanta, voglia misurarsi con una piazza più importante come quella di Roma. Ha il diritto di provare un'altra piazza prestigiosa dopo che non andò bene anni fa con l'Inter".
