"Regole sulle sponsorizzazioni illegali". Il City vince la prima battaglia contro la Premier

Il Manchester City ha vinto il primo round contro la Premier League. Non si tratta del famoso processo in cui il club dovrà difendersi dalle 130 accuse di violazione del fair play finanziario, ma di una sentenza di un tribunale che ha dichiarato "nulle e non valide" le regole sulla sponsorizzazione introdotte dalla lega calcio inglese.

Una commissione indipendente si è schierata a favore del Manchester City e ha ritenuto che le normative APT (Associated Party Transaction, in vigore da dicembre 2021 a novembre 2024) della Premier siano "completamente illegali". La norma in question mirava a impedire a club come il City o il Newcastle di trarre profitto da succosi contratti di sponsorizzazione "gonfiati" (e spesso generati dalle stesse proprietà statali), ben al di sopra del normale prezzo di mercato.

All'inizio di ottobre, la corte aveva stabilito che la Premier League aveva bloccato illegalmente due accordi di sponsorizzazione del City. Tuttavia, il direttore esecutivo Richard Masters aveva chiarito che la corte in realtà "confermato" le regole dell'APT e aveva riscontrato "alcuni elementi che necessitavano di essere modificati". Una ricostruzione smentita poco fa e che ora potrebbe costare cara alla Premier, che potrebbe ritrovarsi a pagare le spese processuali e un risarcimento al City.