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Luis Enrique e il rinnovo con il PSG: "Senza comunicazioni ufficiali non ho nulla da dire"

Luis Enrique e il rinnovo con il PSG: "Senza comunicazioni ufficiali non ho nulla da dire"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 20:42Calcio estero
di Alessio Del Lungo

Luis Enrique, allenatore del PSG, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita di Ligue 1 contro lo Strasburgo. Uno dei temi più dibattuti è stato il suo eventuale rinnovo di contratto, che però non ha confermato: "Finché non ci sarà alcuna comunicazione ufficiale, non ho nulla da dire a riguardo".

Darà più tempo a Kolo Muani per giocare?
"È una buona notizia che i giocatori internazionali stiano ottenendo buoni risultati, facendo buone partite, segnando gol. Se giocano bene in Nazionale, è meglio per squadre come la mia".

Zaire-Emery è stato forse un po' troppo criticato?
"Per me dall'inizio di stagione è stato fantastico, forse è andato anche meglio della scorsa stagione, tranne che nell'ultima gara, ma è stato un problema collettivo".

Quanto tornerà Kimpembe?
"Nessuno sa quanto potrà durare il processo di recupero. Sarò felice se potrà aiutarci, ci aiuta già in allenamento con la sua personalità".

Per il PSG è un momento di svolta?
"È un momento perfetto per noi, significa che stiamo giocando le competizioni che vogliamo giocare".

Che gara si aspetta?
"Contro lo Strasburgo non sarà una partita tranquilla, hanno tanti giocatori di qualità, è la squadra più giovane della Ligue 1".

Nuno Mendes in che ruolo lo vede meglio?
"È un terzino con doti fisiche e tecniche eccezionali, è ancora molto giovane, stiamo cercando di avere una posizione in attacco e in difesa che possa dare più cose alla squadra".

Le piace il nuovo trofeo della Ligue 1?
"Ma è quello del Mondiale? (ride, ndr) Mi piace, la cosa più importante è vincerlo".

Quanto minutaggio pensa di dare ai giovani?
"Tutti i giocatori che sono in squadra hanno grandi qualità. Se fossi un tifoso del PSG mi piacerebbe vedere i giovani del PSG giocare tutte le partite, ma non c'è spazio per tutti. Ho l'esperienza per gestire al meglio questa cosa".

Quanto è importante la crescita mentale?
"Per fortuna è meno tabù rispetto al passato. Le generazioni passano, i giovani sono diversi e bisogna adattarsi in modo chiaro ai giocatori. È una cosa importante, ma non è una cosa facile e gratuita".

Dopo la sosta farete dei cambi a centrocampo?
"Domani dobbiamo avere una visione più ampia, dobbiamo tenere conto dei minuti di gioco in Nazionale, dei tempi di viaggio, della fatica. Avrà delle ricadute sui giocatori che scenderanno in campo, noi vogliamo vincere la partita dopo la pausa internazionale non è mai facile".

La fiducia della squadra in sé è in calo?
"Durante una stagione non è lineare, ci sono momenti belli e momenti peggiori. Non abbiamo attraversato momenti brutti. Vorremmo vincere tutte le partite, ma nel calcio attuale questo non è possibile. Vedo un buon rendimento. Giocheremo sei partite in tre settimane e siamo motivati ​​per giocare domani al Parco dei Principi davanti ai nostri tifosi".

Come ha tutelato i giocatori per le vicende private ed extracampo (chiaro riferimento a Mbappe, ndr)?
"Di cosa parli? Io sono l'allenatore di una squadra di calcio, sono padre e mi occupo dei miei figli, ma sono l'allenatore della squadra di calcio e gestisco i giocatori. La vita privata appartiene agli interessati, alle loro famiglie".

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