Lamine Yamal prodigio del Barcellona: tra retroscena del debutto e un idolo sorprendente

A volte a guardarsi indietro viene da ridere, sopratutto dopo un boom così clamoroso avuto da Lamine Yamal nel mondo del calcio. All'età di 17 anni ha già vinto un Europeo da titolare inamovibile nella Spagna di De la Fuente e a distanza di un anno dal lancio in prima squadra al Barcellona si sta attestando come assoluto enfant prodige del club catalano e della Nazionale.

Il racconto. Come detto però, facendo un salto indietro nel passato viene quasi da sorridere: "In estate, quando non c'erano le lezioni, c'erano le attività extrascolastiche. Un mio amico me l'aveva detto perché sua madre l'aveva detto alla vicina, ma non a me. Sembra che tutti lo sapessero tranne me. Mi ha detto che la prossima stagione giocherò per il Barça e ho pensato che stesse scherzando. Mia madre mi ha detto di sì, sono corso a casa del mio amico e abbiamo iniziato a giocare con il Barça”, ha svelato ridendo la stella del Barça a LALIGA World.

"Le prime volte che sono stato convocato, ho detto al mio migliore amico e a mio cugino che se avessi debuttato avrei segnato un gol. Il giorno del mio debutto, ricordo che mio padre mi chiamò e pensai che si sarebbe congratulato con me. Mi disse: 'Come hai potuto sbagliare?' Ricordo il primo gol contro il Granada, e da allora ne sono arrivati sempre di più”, ha confessato Yamal.

In chiusura poi ha scoperchiato la verità più interessante sull'idolo d'infanzia che lo ha più ispirato. E sorpresa delle sorprese, non è Lionel Messi: "Il mio idolo da bambino era Neymar. Era quello che ammiravo e guardavo tutti i suoi video. Ovviamente ammiravo anche Messi, per me è sempre stato il migliore. È vero che mi piaceva il modo in cui Neymar giocava, il suo modo di essere", la chiosa.