Italia, Soncin: "Non parliamo di formazione sperimentale. Qui tutte possono essere titolari"
Il ct dell’Italia Andrea Soncin ha parlato quest’oggi in conferenza stampa alla viglia della sfida contro Malta in programma a Roma domani alle ore 1815 (diretta su Rai Sport) soffermandosi anche su quella contro la Spagna di martedì a Vicenza: “Sono due partite diverse che devono avere un minimo comun denominatore che è quello della mentalità, abbiamo scelto queste due avversarie per permettere alle ragazze un percorso di crescita perché se vogliamo stare fra le grandi dobbiamo affrontare tutte le squadre allo stesso modo, con la stessa mentalità e lo stesso approccio. Poi ovviamente saranno due gare diverse dal punto di vista tattico, tecnico, strategico e dell’impatto, ma stiamo lavorando sulla nostra identità e questo viene prima di qualsiasi avversario”.
Contro Malta vedremo una squadra sperimentale con molte delle nuove convocate o non è più tempo per certi esperimenti?
“Parlare adesso della squadra che andrà in Svizzera è prematuro, ci sono ancora tanti mesi, tante partite che le ragazze dovranno giocare con i rispettivi club. L’obiettivo non è costruire oggi per la Svizzera, ma essere pronte per la sfida contro Malta. Fare la prestazione è quello che cerchiamo di fare sempre, anche se cambiano gli aspetti tattici e strategici, ma è quello che abbiamo cercato di fare in tutte queste partite. Abbiamo cambiato sistemi, ma certi principi e convinzioni che abbiamo sono stati mantenuti e così sarà anche nelle prossime. Non parlo assolutamente di formazione sperimentale, come ho detto la Nazionale va conquistata e le ragazze che sono qui possono tutte giocare da titolari, poi essendo in un momento delicato della stagione dovrò gestire al meglio le forze di tutte le calciatrici con l’obiettivo però di mettere in campo due formazioni altamente competitive”.
Cosa manca a questa nazionale per arrivare al livello di quelle più forti?
“Soltanto la continuità in questi approcci, abbiamo dimostrato sul campo di avere le qualità di competere con tutte, che ci sono ancora troppi pregiudizi nei loro confronti , stanno facendo dei percorsi incredibili anche con i club di cui noi stiamo raccogliendo i frutti. Basta vedere i risultati che le squadre impegnate in Europa stanno facendo negli ultimi periodi e se li sommiamo ai risultati importanti fatti con la maglia azzurra vuol dire che tutto il movimento sta crescendo. A livello di nazionali giovanili vediamo tante ragazze di indubbio valore e c’è da ben sperare per il presente e per il futuro”.
Potremmo vedere già domani un’Italia con due prime punte in campo assieme?
“C’è già stata a inizio del percorso in Nations League in cui giocarono Piemonte e Giacinti assieme. Le valutazioni che facciamo non dipendono solo dal punto di vista tattico, ma anche dal momento di forma, della strategia di gara. Non abbiamo abbandonato questo tema, visto che nella sfida decisiva con la Finlandia abbiamo giocato in quel modo anche se magari avevano caratteristiche diverse dalle due prime punte classiche. Sono tante le valutazioni da fare, ho la possibilità di scegliere all’interno di un parco attaccanti molto vario, di altissimo livello, dove tutte hanno caratteristiche differenti, ma compatibili fra loro”.
Quanto è importante per lei che il livello del campionato si sia alzato?
“È fondamentale perché come ho detto prima noi raccogliamo i frutti del lavoro dei club, il fatto che si sia alzato il livello grazie anche all’inserimento di tecnici nuovi, con idee nuove e di calciatrici, anche straniere, di livello che aiutano a far crescere anche le nostre ragazze aumentando la competitività interna. Aumenta il livello generale e anche delle mie scelte, solo a guardare il reparto avanzato ci sarebbero state ragazze che avrebbero meritato di essere qui per quello che stanno facendo coi loro club. È positivo e vantaggioso per noi”.
Come valuta la sfida contro Malta?
“Una partita che abbiamo voluto e cercato, si tratta di una squadra di un livello diverso in Nations League, ma che ha dimostrato di avere valori importanti e siamo sicuri che sarà una partita da affrontare con lo spirito e la mentalità giusta. È una partita che abbiamo scelto anche per le caratteristiche e la buona organizzazione che ha la nazionale maltese”.
Cosa pensa delle tante calciatrici straniere in Serie A
“Per il livello del campionato è importante e paradossalmente, come detto prima, anche per le calciatrici italiane che crescono nella competizione e nel dover dimostrare di poter restare in questa Serie A. Non faccio distinzioni di nazionalità, ogni club ha la sua politica e se arrivano calciatrici forti aiutano a far crescere tutto il movimento, ma ci sono anche tante italiane giovani a cui bisogna iniziare a costruire un percorso”.