Laporta: "Ho rifiutato 250 milioni per Yamal. Flick uomo del club, si è integrato subito"

Joan Laporta ha concesso una lunga intervista Barça One a pochi giorni dalle celebrazioni del 125° anniversario del club e dal Clasico contro il Real Madrid: "Il Barcellona è vivo. Questa settimana abbiamo presentato il manifesto del 125° anniversario, è un'opera d'arte. Siamo in un buon momento. Oggi il club guadagna; quando siamo arrivati abbiamo dovuto utilizzare le leve per affrontare impegni urgenti e per migliorare la forza lavoro. Abbiamo dato trazione, ma la ferita era aperta. Oggi possiamo dire che il Barça guadagna più di quanto spende. Abbiamo il 41% in più di entrate e il 22% in meno di spese. Questo è molto importante. Il merchandising sta andando a razzo, fatturiamo più del 70% rispetto a prima. Abbiamo rimarginato la ferita, è costato molto, ma adesso ci vuole stabilità istituzionale. I veri artefici di questo momento di felicità per i tifosi del Barcellona sono i soci hanno dato stabilità istituzionale, adesso bisogna votare il bilancio e dobbiamo restare uniti".

L'eredità di Bartomeu: "Non mi piace guardare nello specchietto retrovisore. Quando siamo arrivati la situazione ​​era pessima, la verità è che stavamo fallendo ma siamo migliorati. Abbiamo aumentato le entrate, abbiamo ridotto le spese, abbiamo ridotto la massa salariale di circa 170 milioni di euro... Bisogna avere molta capacità. Quello che abbiamo noi e nessun altro ha è La Masia, che sforna grandi talenti che arrivano a giocare in prima squadra. Ho già detto che La Masía sarà il centro del nostro progetto e lo stiamo realizzando. Stiamo prestando attenzione al mercato, ma prima guardiamo in casa nostra".

Mercato: "Hanno presentato un'offerta da 250 milioni per Lamine ma ho rifiutato. Per Forbes il club vale di più rispetto a un anno fa. Non vendiamo per necessità, dipende dal mercato. Gündogan è partito ma è arrivato Olmo. Ci sono giocatori che stanno rendendo meglio, come Raphinha o Lewandowski. Siamo felici".

Critiche: "Rispetto le opinioni di tutti ma la maggior parte dei tifosi del Barcellona è contenta. Questi proclami apocalittici sono sbagliati. Molti tifosi del Barcellona pensano che si stia cercando di rovinare il bel momento che stiamo attraversando, qualcuno crea una realtà falsa. La verità è che il Barça è ancora una volta il centro delle nostre vite: siamo il miglior club d’Europa. Dobbiamo essere uniti: le elezioni ci saranno nel 2026, ci sarà tempo".

Il fair-play finanziario e il rapporto con Tebas: "Stiamo migliorando. Il contratto con Nike aiuterà. Non è stato firmato prima perché volevamo il contratto migliore possibile. Prima di dicembre dobbiamo dimostrare che abbiamo risultati positivi, LaLiga ha già riconosciuto i nostri sforzi per ridurre la massa salariale. Tebas? Abbiamo iniziato in modo complicato ma abbiamo messo le cose a posto. La relazione è sana; ci sono aspetti da migliorare e penso che alcune regole cambieranno prima della fine dell’anno. Tebas è diventato un paradigma nella lotta alla pirateria e il Barça collabora su quelle cose che ritiene logiche".

Hansi Flick e il momento attuale: "Ha rivoluzionato la panchina del Barça. È un uomo del club, integrato nella città, è affabile, vicino alla gente, esigente, disciplinato, dà l'esempio. È professionale ma umano. Siamo molto contenti del lavoro che sta svolgendo. Ero sicuro che avrebbe fatto bene, sono rimasto sorpreso dalla sua capacità di integrarsi. È stato molto efficace: ci deve essere il massimo coordinamento tra i reparti, Flick lo ha capito perfettamente e ha guadagnato subito la fiducia di tutti. Sono molto felice".