La guerra tra cugini è scoppiata. Il Siviglia: "Betis scorretto, interrompiamo ogni rapporto"
Ángel Haro, presidente del Betis Siviglia, ha risposto al comunicato del Siviglia in cui i "cugini" accusavano il club biancoverde di aver agito in modo scorretto per far squalificare tre giocatori e annunciavano la "rottura totale dei rapporti" tra le due società: "Il Betis non ha denunciato, hanno solo informato le varie commissioni delle immagini che erano state pubblicate. I responsabili sono le persone che hanno commesso l'atto, sarebbe tremendo se la responsabilità fosse nostra. Il Betis continuerà con lo stesso atteggiamento ma sarà ancora più severo quando si attaccheranno i simboli del club. Avrò sempre un atteggiamento educato ma i simboli non devono essere toccati".
Cosa era successo
Il presidente biancoverde ha risposto così al comunicato rilasciato sabato scorso dai rivali, dopo che la Commissione Disciplinare aveva sanzionato con una partita di squalifica Isaac Romero, Juanlu e Carmona e impedito loro di partecipare alla sfida contro il Celta. Dopo la vittoria del Siviglia nel derby del 6 ottobre, questi tre canterani avevano posato con una bandiera in lo stemma biancoverde cancellato da un divieto. Il Betis ha segnalato queste immagini e, dopo diversi ricorsi, la Commissione Disciplinare ha punito questo gesto".
Questo invece il comunicato del Siviglia
"Il Siviglia ritiene che gli eventi riferiti dai dirigenti del Real Betis Balompié si inseriscano nel contesto della celebrazione di una partita di grande rivalità, sul proprio campo e senza alcuno scopo offensivo e non capisce perché possano essere interpretati come generatori di violenza. Stupisce che il club biancoverde non interpreti questi avvenimenti nel quadro della rivalità e della sana sportività sivigliana. E altrettanto sorprendente è la decisione dei Comitati Federativi di sanzionare questi eventi in termini sportivi, creando un pericoloso precedente in tutto il calcio spagnolo.
Il Siviglia ha dimostrato magnanimità in casi simili, come quando i giocatori o addirittura i dirigenti del Real Betis Balompié hanno deriso pubblicamente i nostri giocatori, comprendendo che certi eccessi e persino reati avevano restare nell'ambito dei festeggiamenti, anche se rappresentavano segni di mancanza di educazione e decoro. Il Siviglia ritiene che i dirigenti del Real Betis Balompié non siano stati all'altezza della situazione, dell'istituzione che rappresentano e dei suoi tifosi, che hanno saputo interpretare molto meglio la situazione. Club e tifosi ai quali il Siviglia mostra, come sempre, il suo totale rispetto.
Un tempo regnava la cordialità tra le due entità. Il Siviglia intende il rapporto tra i due club in un modo molto diverso, cordiale e rispettoso nel quadro sano della nostra rivalità sportiva. Quadro che il Real Betis Balompié ha deciso di trasgredire in modo deludente per ricercare benefici sportivi oltre i campi da gioco. Per questo motivo la nostra società ha deciso di interrompere i rapporti con il Real Betis Balompié , poiché non riteniamo che tali rapporti possano rimanere in vigore quando i dirigenti de lclub biancoverde hanno deliberatamente e consapevolmente cercato di danneggiare il nostro club. Questo nuoce e danneggia il Siviglia in termini sportivi".