Il fallimento della Turchia: fuori dalla Champions nonostante anni di spese e nomi illustri
La Turchia è fuori dall'Europa che conta, il Paese non avrà rappresentanti in Champions League. Non è la prima volta che succede, senza andare troppo lontano basti tornare indietro di due anni proprio nell'edizione in cui si giocava finalmente la finale a Istanbul. In questa edizione sembrava altamente improbabile uno scenario simile, per il valore delle due rappresentanti della Super Lig e per gli avversari affrontati.
Negli ultimi anni il Paese è in una profonda crisi economica, con l'inflazione già da tanto tempo alle stelle. Una situazione che ha inevitabilmente influenzato anche il mondo del calcio. Una crisi evidente anche nei ripetuti atti di violenza incontrollata a cui si assiste dentro e fuori gli stadi. Nonostante tutto da qualche stagione alcuni club siano tornati a investire in modo massiccio, nonostante tutto: in uno scenario complicato Galatasaray e Fenerbahce hanno allestito squadre importanti, ambiziose anche per i palcoscenici europei.
Icardi, Zaha, Ziyech, Mertens è ciò che il Galatasaray può schierare in attacco; Dzeko, Tadic, En-Nesyri, Saint-Maximin è come risponde il Fenerbahce che in questa stagione ha affidato la panchina niente meno che a José Mourinho. A oggi il monte ingaggi dei due club recita 79 milioni per il Gala e 75 per il Fener (fonte Capology). Per rendere l'idea, se le due squadre giocassero in Serie A, il Galatasaray si ritroverebbe col quinto monte ingaggi più alto della Serie A, dopo Inter, Juventus, Milan e Roma. E solo il Napoli separerebbe la squadra della Istanbul europea dal Fenerbahce, rappresentante asiatica della metropoli turca.
Nonostante ciò non è bastato a Mourinho per avere la meglio del Lille (monte ingaggi 21 milioni) e a Okan Buruk addirittura dello Young Boys (monte ingaggi 13 milioni). Entrambe si ritroveranno in Europa League a fare forse compagnia al Besiktas di Ciro Immobile che giovedì si gioca il playoff di ritorno contro il bulgari del Ludogorets (andata 3-3). L'altra rappresentante, il Trabzonspor, è già volata fuori per mano del Rapid Vienna. Anche qui sarebbe impietoso mettere a confronto i due monte ingaggi.