Halilovic ammette: "Al Barça non ho avuto pazienza. Posso ancora giocare ad alti livelli"
Sono trascorsi dieci anni da quando Alen Halilovic firmò con il Barcellona. Il club blaugrana lo ingaggiò all'età di 18 anni, dopo averlo visto guidare la Nazionale Under-17 croata agli Europei e ai Mondiali del 2013. Era paragonato a Luka Modric e il Barça non esitò a versare i cinque milioni richiesti dalla Dinamo Zagabria. Un investimento per il futuro, visto che l'idea era quella di farlo maturare per due anni e poi lanciarlo in prima squadra. Halilovic era uno dei tanti calciatori destinati a diventare una star ma è caduto ben presto nel dimenticatoio; oggi, a 27 anni, sembra aver trovato il suo posto nel mondo nel Fortuna Sittard, squadra di Eredivisie, dopo un viaggio che lo ha portato a giocare in otto club di sette Paesi diversi.
In un'intervista rilasciata a The Athletic ha ripercorso le tappe della sua carriera: "Il Tottenham voleva comprarmi, ma il Barcellona era più vicino al mio stile: amavo avere la palla tra i piedi. Il primo anno avrei giocato nel Barça B, poi mi avrebbero ceduto in prestito a una squadra di Prima Divisione e il terzo anno mi avrebbero fatto giocare in prima squadra. Al secondo anno andai in prestito allo Sporting Gijon e poi mi aspettavo di avere una chance in prima squadra. Luis Enrique però non mi vedeva e il Barça decise che dovevo andare di nuovo in prestito. A quel punto però ero un po' frustrato e decisi di andarmene".
Il Barça recuperò l'investimento cedendo il centrocampista croato all'Amburgo per cinque milioni, ma le cose non sono andate come Halilovic aveva sperato. Las Palmas, Milan, Standard Liegi, Reading, Birmingham, Rijeka sono state tutte esperienze non indimenticabili e col passare del tempo ha capito che la sua carriera sarebbe stata molto diversa se avesse avuto più pazienza: "Guardando la situazione adesso, dovevo solo essere paziente, allenarmi e aspettare. Ho imparato molto allenandomi con la prima squadra e ho potuto giocare con Messi, che era il mio idolo. È un alieno ma chi mi ha davvero sorpreso
è stato Busquets: è il miglior giocatore con cui mi sia mai allenato. Ora ho 27 anni, posso giocare altri dieci anni e dimostrare che posso farlo ad alto livello"..