Hajduk stellare, Gattuso: "Arrivato il 17 giugno, quando parlo dei miei giocatori mi emoziono"
La vita all'Hajduk non potrebbe andare meglio di così. Il primo posto consolidato dopo aver affossato la Dinamo Zagabria 1-0 domenica scorsa ha fatto scoppiare di una gioia incontenibile i giocati di Gennaro Gattuso, mentre lo stesso tecnico italiano ha faticato a contenere l'emozione di essersi aggiudicato per la seconda volta il più grande derby del calcio croato. "Questa vittoria la dedico alla città di Spalato e a tutti i tifosi dell'Hajduk in tutto il mondo", ha voluto esordire così in conferenza stampa Gattuso.
Dedicando poi ampio respiro allo sviluppo del match e l'esito finale: "La verità è che giocare contro il vento non è facile. Nel secondo tempo la Dinamo ha avuto delle difficoltà. Ci siamo preparati su due varianti. Una è la nostra difesa con tre difensori, l'altra con quattro o cinque. Mi aspettavo che avremmo sofferto nel primo tempo. Loro sono una squadra di qualità, siamo usciti con grande rispetto. Nel secondo tempo abbiamo deciso di rischiare, abbiamo capito che anche loro avrebbero potuto soffrire".
Una menzione speciale invece va alla squadra, secondo Gattuso, per il punto raggiunto in questo momento in classifica. Una prima volta assoluta per il tecnico italiano nel campionato croato fin qui esaltante: "A volte è difficile trasferire le mie idee sul campo. Sono arrivato al club il 17 giugno e devo ringraziare ancora una volta i giocatori che seguono le mie idee. Mi ci sono voluti 15 giorni per fare un'analisi della squadra. Quando parlo dei giocatori, mi emoziono un po'. Sono passate 15 partite, devo ringraziarli per tutto quello che fanno per il club".