Deschamps: "Zidane candidato naturale per sostituirmi. Mbappé? A marzo tornerà"
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Didier Deschamps, commissario tecnico della Francia, ha rilasciato una lunga intrvista a L'Equipe, parlando della sua scelta di dare l'addio ai Bleus nel 2026: "Sono sorpreso dalla risonanza e dall'importanza che ha avuto questa decisione. Per me è un non annuncio, perché è qualcosa che avevo in mente da molto tempo. Quando ho rassegnato le dimissioni da questo contratto, cioè dopo la Coppa del Mondo, a gennaio 2023, sapevo benissimo che non sarei andato oltre. Per la prima volta da quando ha annunciato il suo ritiro dalla nazionale francese nel 2026, Didier Deschamps ha rotto il silenzio. In un'intervista a L'Equipe , l'allenatore dei Bleus è tornato sulla sua scelta: " (...) Avevo chiaro in testa che la Coppa del Mondo del 2026 sarebbe stata la scadenza. Per me, questo non cambia nulla: mi attengo agli obiettivi di marzo, alla qualificazione per la Final Four della Nations League e poi all'obiettivo di andare a questa Coppa del Mondo, con la stessa determinazione, la stessa energia. Non sono stanco o sfinito, ma credo che avrò fatto il mio tempo".
La sua è una resa?
"Non mi arrendo. Saranno quattordici anni. Oh, è tanto tempo! So cosa significa. Non sto banalizzando quanto fatto, ma non mi arrendo. Dal momento in cui è stato chiaro nella mia testa e considero che giusto così... Non sto dicendo che non avrei potuto continuare, ma è una scelta giusta quella che ho preso. Ho un sacco di energia, prendo ogni giorno come un privilegio, so cosa significa essere qui. Non faccio il conto alla rovescia. Non sono influenzato dalla nostalgia o dal rimpianto. Ciò che conta è il presente e il domani. Non mi guardo indietro. Quando decido, decido. È chiaro, scontato".
Quali sono le qualità che deve avere il prossimo ct della Francia?
"Oh, ce ne vuole tante (ride, ndr). Il ruolo di ct non ha niente a che vedere con quello di allenatore di un club. Non è lo stesso lavoro, non ha lo stesso ritmo o lo stesso modo di lavorare. Uno, devi vincere le partite, quindi devi essere un tattico. Due, c'è la gestione, che sta diventando sempre più importante. Tre, è importante la comunicazione".
Chi desidera sulla panchina della Francia?
"Non ho un desiderio. Philippe Diallo ha già preso una posizione, credo, e ha detto che avrebbe deciso più tardi. Va bene, non va bene? Non entrerò in questo argomento. Sarà una sua decisione, e non c'è niente che mi preoccupi. Tutto dipende dalla posizione che può assumere e come saranno gestite le notizie. Nelle ultime competizioni, il mio contratto non ha impedito che questo argomento tornasse sul tavolo. Sarete voi, i media, a volerne parlare oppure no. Non è una mia responsabilità e il Presidente non può controllarlo, se non annunciandolo in anticipo. È meglio? È peggio? Non lo so".
Zidane può essere un suo successore?
"C'è molto rispetto tra noi. Ci siamo visti l'ultima volta nell'estate del 2023, dovremmo rivederci la prossima estate, per le stesse ragioni. Zizou è un ottimo candidato, naturale e aggiungerei atteso. Dopo, non so se lo vorrà. La decisione sarà sua e del presidente".
Mbappe sarà convocato e manterrà la fascia da capitano?
"Sì, sarà capitano per me. Ma se dovrà esserci una discussione, ci sono elementi che oggi non ho e che potrebbero portare a una riflessione".
Continuerà ad allenare o andrà in pensione?
"No, no, non andrò in pensione! Smetto con la Francia, ma non vado certo in pensione. Ci sono tante possibilità".
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