Pagliuca: "L'idea di Collina non mi convince. E anche a mio figlio urlo di non buttarsi"
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L'ex portiere Gianluca Pagliuca è stato intervistato da Repubblica.it e ha risposto all'idea lanciata in questi giorni da Collina di cambiare la regola sulla ribattuta dei portieri sui calci di rigore: "Parliamo di un grandissimo arbitro, tra i migliori di sempre. Ma la sua idea non mi convince. Toglierebbe la gioia impagabile di parare prima il tiro dagli undici metri, poi quello sulla ribattuta. Le parate in serie, soprattutto se cominciano con un calcio piazzato, sono l’apoteosi per chi fa il portiere...".
Quindi fa una comparazione tra la scuola dei portieri ai suoi tempi e quella attuale: "Eravamo meglio con le mani e nelle uscite, mentre oggi se la cavano di più con i piedi. Ma soprattutto si trovano di fronte attaccanti che pensano a buttarsi a terra. Ecco, su questo interverrei subito: basta rigorini. E falli di mano come quello fischiato a Darmian in Inter-Fiorentina gridano vendetta. Ma scherziamo? Il rigore dev’essere un momento eccezionale, la punizione estrema".
In conclusione Pagliuca racconta anche di come si trovi adesso in Finlandia e il perché: "Ho accompagnato mio figlio Mattia a operarsi a un tendine. Gioca nella Virtus Verona, in Serie C. È attaccante. Quando vedo che si butta per terra, cercando un rigore, m’incazzo e gli urlo dietro".
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