De Jong e l'infortunio alla caviglia: "Sembrato un'eternità. Il periodo più difficile della carriera"
Anche se è ovviamente tornato in azione con il Barcellona, una volta smaltito l'infortunio alla caviglia che ne ha minato gran parte del finale di stagione scorsa e lo ha costretto a ritirarsi dagli Europei di Germania, Frankie de Jong non si dà per vinto. Eppure non dimentica i momenti terribili del guaio rimediato lo scorso aprile contro il Real Madrid, che lo ha tenuto fuori fino a ottobre.
Come ha spiegato nell'intervista rilasciata a Voetbal International: "All'inizio ero occupato giorno e notte con quella caviglia. Non appena mi svegliavo, la sentivo subito. Si era gonfiata? Ora ho quasi perso quella sensazione. Tuttavia, la caviglia è diventato qualcosa a cui devo prestare attenzione. Con questo intendo dire che dovrò continuare a darle un'attenzione extra, sotto forma di cure. Un giocatore ce l'ha al ginocchio e io ce l'ho alla caviglia", ha raccontato l'olandese.
Proseguendo con il racconto: "Per qualcuno che ama il calcio tanto quanto me, è sembrato un'eternità... È stato davvero il periodo più difficile della mia carriera. Sono stato anche fuori dall'Ajax per un po', credo fosse nel 2018. Ero in panchina durante un allenamento quando è successo. Ho provato a fermare un pallone e sono atterrato male, strappandomi il legamento alla caviglia dell'altro piede. Ma non c'era paragone con questo infortunio", la chiosa.