La Premier attacca: "Nessuno voleva il Mondiale per Club, non cambieremo i programmi"
Il nuovo Mondiale per Club, che si disputerà in estate, non mette tutti d'accordo. A quattro mesi dall'inizio di questa nuova competizione (15 giugno-13 luglio) che si svolgerà negli Stati Uniti, alcune leghe europee non hanno ancora accettato di rivedere il calendario per permettere ai giocatori di riposare. Una sorta di "ripicca" nei confronti della FIFA, spiega il direttore sportivo della Premier League, Tony Scholes, al The Telegraph, sottolineando la sua preoccupazione per la salute dei calciatori.
Secondo Scholes, la FIFA ha organizzato una competizione che nessuno avrebbe voluto disputare ed ecco perché non cambierà il calendario: "Perché modificare la nostra competizione quando la FIFA ha imposto una competizione con cui non siamo d'accordo?", ha esordito. "Abbiamo studiato la questione. Questa competizione ci è stata imposta dalla FIFA… È un elemento.
Ma la cosa più importante è che semplicemente non possiamo cambiare. In questo momento il programma è quanto di più serrato si possa immaginare. E non possiamo permetterci di ritardare l'inizio della stagione. La UEFA ha aggiunto i play-off a eliminazione diretta: il Manchester City giocherà due partite in più nella fase a gironi, due partite in più negli spareggi a eliminazione diretta e sei o addirittura sette partite nella Coppa del Mondo per club. Quindi potenzialmente ci saranno 10 partite in più quest'anno. Il programma è allungato al massimo, si è andati troppo oltre. Stiamo facendo tutto il possibile per rendere il programma il più ragionevole possibile in una situazione che non dipende da noi ed è incredibilmente difficile da gestire".