Bayern, Hoeness critica Tuchel: "Incapace di far crescere il potenziale dei giocatori"
Il Bayern Monaco si prepara ad affrontare il Real Madrid nella sfida d'andata delle semifinali di Champions League, ma il clima nel club bavarese è tutt'altro che sereno. La certa partenza di Thomas Tuchel a fine stagione non ha turbato la squadra, che spera ancora di vincere la Coppa; c'è fiducia, anche se lo spettro di chiudere a "zero titoli" è sempre presente . E poi c'è l'annosa questione del successore di Tuchel, che sta diventando quasi un affare di Stato.
Da diverse settimane la stampa è divisa tra diversi profili citati: c'è stata prima una lunga propaganda attorno a Xabi Alonso, prima che l'allenatore spagnolo annunciasse la sua permanenza al Bayer Leverkusen. Poi sono cominciate le voci su Julian Nagelsmann, che però ha prolungato il suo contratto alla guida della nazionale tedesca. Infine c'è stato il tentativo di ingaggiare Unai Emery, che ha rinnovato con l'Aston Villa. Questi fallimenti, per il Bayern, sono una novità assoluta: adesso il favorito è Ralf Rangnick, che però non accontenterebbe tutta la dirigenza.
In tutto ciò, negli ultimi giorni si è assistito a una vera e propria faida interna: Uli Hoeness ha criticato pubblicamente l'ex allenatore di PSG e Chelsea, affermando che è "incapace di sviluppare il potenziale dei suoi giocatori, soprattutto quelli giovani" (riferendosi in particolare a Stanisic, ceduto proprio al Bayer), e che preferirebbe lavorare con giocatori esperti e costosi come Harry Kane. Tuchel ha risposto così: "Mi sento offeso nel mio orgoglio di allenatore", sottolineando che le accuse di Hoeness siano "infondate". Max Eberl sta provando, con grande diplomazia, a mettere pace tra i due, ma il presidente onorario non sembra voler fare un passo indietro.