Il doppio ex Lucchini: "La Sampdoria non deve sottovalutare il Cesena"
In vista della prossima trasferta della Sampdoria a Cesena, Sampdorianews.net ha intervistato in esclusiva il doppio ex Stefano Lucchini:
I successi contro Sudtirol e Modena in campionato, il trionfo nel derby sembravano portare ad una netta svolta nel campionato della Sampdoria. Nella ripresa con la Juve Stabia si è assistito ad un inatteso crollo, a prescindere dallo stato di forma dell'avversario. Come ti spieghi questo passo falso che ha riportato alcune lacune all'ordine del giorno? "Il cambio di allenatore spesso porta ad una scossa, soprattutto la vittoria del derby ha alimentato l’entusiasmo, la battuta d’arresto con la Juve Stabia soprattutto nel secondo potrebbe essere solo un blackout generale, con la speranza che non porti strascichi".
La mancanza del pubblico non ci ha sicuramente aiutato ma la Sampdoria è reduce da una lunga serie di sconfitte interne negli ultimi tre anni, non riuscendo a far leva sul fattore casalingo. "La carica del pubblico Sampdoriano è immensa, nonostante i tifosi siano spettacolari a tifare pe tutti i novanta e più minuti, ci sono giocatori che soffrono la pressione di un ambiente che non sta raccogliendo ciò che vorrebbe, questa potrebbe essere una delle motivazioni per cui in casa si fa un po’ fatica. Purtroppo la personalità o ce l’hai o in determinate situazioni la mancanza diventa un fattore negativo".
Nel 2024 la massa dei tifosi e la società diventano vittime e subiscono le conseguenze degli atti violenti di alcuni soggetti, come accaduto prima e dopo il derby. Troppo difficile pensare ad una legge che si concentri esclusivamente sui diretti responsabili? "Probabilmente sì, visto che ad oggi non si è mai fatta una legge ad hoc. Il problema è che pagano tutti l’errore di pochi".
Da Pirlo a Sottil. Se e dove vedi la Sampdoria migliorata?
"Partendo dal fatto che sono due ottimi allenatori, penso che con Andrea si sia voluto ripartire ma non c’era già fiducia. La squadra di Pirlo la vedevo più portata ad un gioco di possesso e comando del gioco, mentre quella di Sottil in cerca di solidità e del risultato prima del gioco".
La Sampdoria dà troppo spesso la sensazione di essere Tutino e soprattutto Coda dipendente. Il salto di qualità in termini di rendimento del centrocampo non è ancora arrivato e le lunte restano isolate. "Che la Sampdoria dipendesse da questi due giocatori era da mettere in conto, probabilmente tra difesa e centrocampo c’è ancora da lavorare per trovare connessione tra i reparti".
Conosci bene anche il Cesena e il suo ambiente. Sì, è una neopromossa ma il mercato estivo è sicuramente stato meritevole di attenzione. Come valuti l'avvio di stagione dei romagnoli? "Il Cesena come tutte le neopromosse che hanno vinto lo scorso campionato, come Mantova e Juve Stabia, sono protagoniste di un avvio convincente sotto l’aspetto del gioco e dei risultati. Cesena è una piazza importante dove c’è grande entusiasmo, mi aspetto che il Cesena crei le basi in questa stagione per tornare protagonista in futuro".
Domenica prossima Cesena - Sampdoria: che gara ti aspetti? "Partendo da un ricordo….il mio ultimo gol in serie A risale proprio a un Cesena-Sampdoria, mi aspetto una partita in cui il Cesena giocherà libero sulle ali dell’entusiasmo, dall’altra parte la Sampdoria deve fare una partita attenta e solida perché ha l’obbligo di fare risultato pieno. Partita apertissima che la Samp non può e non deve sottovalutare".