GL Rossi su Linterista.it: Muso davanti, corto muso e ...muso lungo!
Stavolta guardando le risultanze dell’ultima giornata di campionato, come dicono quelli che parlano bene, vi racconterò di musi: di muso davanti, quello l’Inter, di corto muso, quello della Juventus, di muso lungo, quello del Milan.
L’ispirazione me l’ha data ovviamente Massimiliano Allegri che, tra un insulto e l’altro da parte di tanti juventini, con il suo marchio di fabbrica, ovvero “faccio un gol e poi metto un pullman davanti alla mia porta”, a tutt’oggi si conferma il miglior inseguitore dell’Inter capolista, a cui, vincendo di misura a Firenze, ha impedito la prima mini-fuga.
Chi mi legge abitualmente, sa bene che non sono per nulla sorpreso, perché fin da quest’estate ho sempre ritenuto la Juventus la principale antagonista dell’Inter in Campionato, o viceversa, se proprio siete scaramantici e preferite vederla così.
Le mie ragioni sono due: la prima sta nel fatto che la Juventus giocherà pure male, come dicono tutti, ma intanto gioca meno, viaggia meno e ha meno infortuni. Prendete impegni e trasferimenti di Inter, Milan e Napoli in questa settimana, confrontateli con quelli della Juventus e poi mi dite. E meno attività significa anche meno rischi di infortuni. Ad esempio l’Inter ha perso Pavard e dopo gli esami ha perfino tirato un sospiro di sollievo, si fa per dire, ma difficilmente lo rivedrà prima del nuovo anno.
Dopo il contrasto con Ademola Lookman in Atalanta-Inter, c’era il serio timore che oltre alla rotula il guaio del francese potesse interessare anche legamenti e menisco, con la prospettiva di finire in sala operatoria e finire qui la stagione. Invece, ringraziando Iddio, l’infortunio è serio, ma non terribile.
La seconda ragione risiede nell’esperienza di Allegri che, pur osteggiato dai suoi tifosi che agognano al calcio-spettacolo che lui da anni nega, fa i risultati: se si guardano anche altri numeri, si scopre che la Juventus ha totalizzato 8 clean sheet contro i 7 dei nerazzurri, prendendo in 11 giornate le stesse 6 reti che ha preso l’Inter.
Ribadisco che nelle tre Leghe Europee più nobili, Premier League, Liga e Bunsesliga nessuno ha fatto meglio di Inter e Juve in difesa e per trovare analogie bisogna andare in Ligue1 con il Nizza, solo 4 gol subiti fin qui, o nell’Eredivisie olandese con PSV Eindhoven e AZ Alkmaar con 5 reti al passivo, anche se quest’ultima ha giocato una partita in meno di Juventus e Inter.
Qui pensiamo tutti che, al di là degli impegni più frequenti, l’Inter abbia una rosa superiore a quella della Juventus, ma finché lo diciamo vale poco: dev’essere il campo, unico giudice supremo, a confermarlo!
Torno all’Inter: a Bergamo ha appena superato l’Atalanta, che non aveva ancora preso gol in casa, in uno scontro diretto importante, aggiudicandosi 3 punti pesantissimi, anche se siamo solo a novembre.
Ora la mission dei nerazzurri dev’essere quella di ipotecare già a Salisburgo la qualificazione alla seconda fase di Champions League per rendere le due restanti gare europee più leggere a livello mentale. Poi ovviamente bisogna arrivare alla sosta di metà novembre mantenendo i due punti di distacco sulla Juve: Inter-Frosinone e Juventus-Cagliari sono impegni sulla carta agevoli per entrambe. Difficile che i bianconeri manchino l’appuntamento con la quinta vittoria consecutiva.
Poi dopo la sosta ci sarà finalmente l’attesissimo scontro diretto a Torino: Juve-Inter, ovvero muso davanti contro corto muso, sperando che altrove, al Milan, prosegua il muso lungo.