9 agosto 1942, la partita della morte. Vincono gli ucraini (e molti verranno uccisi)

Il 9 agosto del 1942 si giocava la vera "Fuga per la vittoria". Insomma, non è stata proprio come nella pellicola ispirata dalla "Partita della Morte" che si giocò a Kiev fra ufficiali tedeschi e calciatori ucraini. Ci sono due correnti di pensiero su questa gara, una terribile e l'altra un po' meno, che tende a drammatizzare la terminologia usata per una partita come un'altra, in tempi di guerra.

La storia inizia con Josif Ivanovič Kordik, ceco che era stato costretto a rifugiarsi a Kiev dove rimase per il resto della sua vita. Assunse Trusevic, portiere della Dinamo Kiev, nel suo panificio, come inserviente perché le leggi tedesche gli vietavano di svolgere la sua mansione di ingegnere panificatore in quanto nemico del Reich. Kordik, appassionato di calcio, volle creare una squadra del panificio e vennero "invitati" giocatori della Dinamo e della Lokomotiv. I tedeschi organizzarono un torneo calcistico e la squadra di Kordik venne iscritta con il nome di Start FC. Coinvolti Nikolaj Trusevič, Michail Sviridovskij, Nikolaj Korotkich, Oleksij Klymenko, Fedir Tjutčev, Michail Putistin, Ivan Kuzmenko, Makar Hončarenko, Pavel Komarov della Dinamo Kiev, e Vladimir Balakin, Vasilij Sucharev, Michail Mel'nik della Lokomotyv Kiev. Capitano Trusevič, il portiere.

La squadra vinse tutte le partite, fino al 9 di agosto. Il Flakelf era stato battuto 5-1 tre giorni prima, ma decise di fare una campagna acquisti tra i migliori soldati tedeschi. Agli ucraini venne intimato di perdere e di salutare Hitler con il solito Heil. 3-1 primo tempo, 5-3 nel secondo. Qui le versioni differiscono: chi disse che gli ucraini vennero condannati a morte, altri che vennero arrestati solo alcuni perché provarono a uccidere i militari tedeschi con dei pezzi di vetro nel pane. Quel che è certo è che in molti finirono male, come successo a troppi nella seconda guerra mondiale.