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8 luglio 1990, Roma fischia Maradona nella finale di Italia 90. La Germania vince il Mondiale

8 luglio 1990, Roma fischia Maradona nella finale di Italia 90. La Germania vince il MondialeTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 8 luglio 2023, 00:00Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

"Hicos de puta". Non è difficile tradurre né leggere il labiale che si può rivedere nelle videocassette che richiamano Germania-Argentina, l'ultimo atto di Italia 90, l'8 luglio. Diego Armando Maradona è stato il trascinatore dell'albiceleste alla vittoria, seppur ai rigori, contro gli azzurri di Vicini. Un Mondiale che sembrava avere già un padrone praticamente certo finisce così diversamente da quanto pensato dagli organi federali italiani. Così, al momento dell'inno argentino, il pubblico dell'Olimpico di Roma non si scordava quanto successo qualche giorno prima. Quando Caniggia aveva beffato Zenga in uscita, poi Goycochea aveva blindato la porta ai rigori, portando in finale i sudamericani.

Notti magiche, l'ultima, proprio quel giorno lì. I fischi probabilmente pioveva copiosi per la frase che Maradona aveva detto all'inizio della semifinale contro l'Italia. "Io voglio solo il rispetto dei napoletani, non il tifo perché io e la mia nazionale sappiamo che i napoletani sono italiani...solo che gli italiani devono capire che il napoletano è anche italiano". Parole che sembrano un marchio di fuoco, visto che il San Paolo di Napoli era già diviso a metà fra la passione per la propria Nazionale e quella per il simbolo dei due Scudetti. E poi perché la "discriminazione territoriale" era bella in voga ai tempi, con i cori razzisti spesso scanditi negli stadi. Una situazione non cambiata da 33 anni a questa parte.

Così un'annoiata Germania-Argentina arriva a pochi minuti dalla fine, con l'arbitro Edgardo Codesal Méndez che regala un rigore ai tedeschi. Dagli undici metri Brehme è perfetto a insaccare e dare il terzo Mondiale, dopo quello del 1954 - contro gli ungheresi - e del 1974, con l'Olanda di Cruijff, alla Germania Ovest. Da lì in poi un lento declino per Maradona, dal doping al Mondiale americano, anche lì fermato dai medici e non dagli avversari.

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