10 aprile 2018, la Roma ribalta il Barcellona di Messi: 3-0 all'Olimpico e vola in semifinale

È probabilmente una delle partite più epiche giocate dalla Roma nella sua storia, certamente la migliore in Champions League dopo il cambio di nome da Coppa dei Campioni. Perché se la finale contro il Liverpool rimane un unicum, il 3-0 al Barcellona è un'apoteosi collettiva. Un sogno lucido divenuto realtà il 10 aprile del 2018, quando la Romantada non sembrava nemmeno essere nell'aria. Perché il 4-1 del Camp Nou aveva lasciato una percentuale davvero ridottissima di passare il turno ai giallorossi, anche se il gol in trasferta allora valeva doppio. Quindi bastavano tre gol senza subirne nemmeno uno: non era facile neanche a dirsi con quel Barcellona: Iniesta, Rakitic, Busquets, Suarez, Messi. Come fare a fermarli tutti?
Serviva la prestazione perfetta. E per gli uomini di Di Francesco arrivò con perfetta puntualità. Al sesto minuto è Dzeko a portare avanti i capitolini, con Schick che non riesce a raddoppiare entro la fine del primo tempo. La ripresa inizia però subito ottimamente, perché Pique atterra Dzeko in area di rigore, mandando dal dischetto Daniele De Rossi, bravo a rimanere freddo e lucido per andare sul 2-0. L'Olimpico è carico, perché il Barça non prendeva due gol da un anno, ancora da un'italiana, la Juventus.
Così a dieci minuti dal termine capita l'imponderabile. Manolas anticipa tutti, di testa, su calcio d'angolo, mandando in visibilio praticamente tutto lo stadio, certo di avere assistito a una situazione incredibile. Rischiava di esserlo anche di più nella semifinale di ritorno, quando il Liverpool però frustrò le speranze romaniste di arrivare in finale.
Queste le formazioni.
Roma (3-4-1-2)
Alisson; Manolas, Fazio, Juan Jesus; Florenzi, Strootman, De Rossi, Kolarov; Nainggolan (77' El Shaarawy); Schick (73' Under), Dzeko.
All: Di Francesco
Barcellona (4-4-2)
Ter Stegen; Semedo (85' Dembele), Pique, Umtiti, Alba; Sergi Roberto, Busquets (85' Alcacer), Rakitic, Iniesta (81' Andre Gomes); Messi, Suarez.
