Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia acquista un altro club: è il Real Agro Aversa
Già dallo scorso gennaio il Real Agro Aversa era in vendita, e adesso l'atto di cessione si è compiuto: a renderlo noto, il presidente Guglielmo Pellegrino, che ha passato la mano al Principe Emanuele Filiberto di Savoia, già proprietario del Savoia.
Questa la lettera di Pellegrino:
Si rende noto che venerdì 21 aprile, la Casa Reale Holding Spa ha acquistato il titolo del Real Aversa, acquisendo con tale operazione la sua seconda squadra calcistica, dando così maggior vigore al proprio progetto di sviluppo nei nostri territori puntando ancora di più sul calcio per la rilevanza sociale e formativa che ha per i giovani.
Vista l'indisponibilità dello Stadio Augusto Bisceglia e l’inizio dei lavori per il rifacimento del manto erboso, gli allenamenti saranno svolti nella struttura oggi nella disponibilità della Casa Reale Holding Spa fino alla fine della stagione, in attesa di poter ritornare al Bisceglia appena disponibile.
Avevo già palesato molte volte la mia decisione perentoria di lasciare la squadra per motivi personali, familiari ed economici, e di volere concludere qui la mia avventura calcistica. L’unica società che si è avvicinata con fatti concreti, e non a chiacchiere, mostrando interesse a sostenere e, di fatto, a salvare la squadra è stata la Casa Reale Holding Spa, importante realtà imprenditoriale rappresentata dal Principe Emanuele Filiberto di Savoia, dal Dott Nazario Matachione e dal Dott. Marcello Pica.
Non c’era altra soluzione in quanto nessuno ha mostrato interesse fino ad oggi ma sono comunque pienamente convinto che questa sia la migliore scelta che potessi fare.
La città ora ha una grande opportunità per convincere questi importanti imprenditori a proseguire il calcio ad Aversa.
Chiaramente la Casa Reale Holding nei mesi a venire, qualora dovesse sentire la vicinanza della città, degli imprenditori locali e dell’amministrazione sono certo che proseguirà il percorso da me iniziato, e valuterà le opportunità, come sopra detto, che la nostra città potrà offrire attraverso le istituzioni cittadine, la classe imprenditoriale e la tifoseria stessa.
Mio malgrado però devo segnalare che la tifoseria in una partita di cartello, importante per la salvezza, con una compagine blasonata quale il Catania, non ha risposto, decidendo così di non voler sostenere la squadra…solo 50 biglietti venduti: il che significa che solo 50 persone erano presenti a supportare l’Aversa in una partita così importante! Senza fatti concreti nessun imprenditore proseguirebbe il calcio senza, tra l’altro, avere la disponibilità diretta dello stadio. Al momento io ho fatto tutto quanto era nelle mie possibilità; io ho salvato il calcio e io ho convinto questi importanti imprenditori a salvare l’Aversa, ora tocca a voi convincerli a restare!".