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Pianese, Prosperi: "Etichettati come Cenerentola. Ma continuiamo a smentire ciò..."

Pianese, Prosperi: "Etichettati come Cenerentola. Ma continuiamo a smentire ciò..."TUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:04Serie C
di Claudia Marrone
A Tutta C
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A TUTTA C con Claudia Marrone e Daniel Uccellieri Ospite: Fabio Prosperi (Allenatore Pianese)
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Nel corso della diretta odierna di A Tutta C, trasmissione targata TMW Radio e dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto il tecnico della Pianese Fabio Prosperi, che parla quando la squadra - neopromossa - si trova all'undicesimo posto in classifica con ben 9 risultati utili su 13 gare giocate: "Dobbiamo ancora continuare a colmare un certo gap con le avversarie, purtroppo il campionato non è finito, altrimenti staremo festeggiando. Abbiamo un percorso tortuoso, siamo una neo promossa con il nucleo squadra della Serie D e tanti ragazzi giovani, chi ha fatto la categoria credo siano tre o quattro: ma ho un gruppo davvero in gamba. Il campionato è stato finora particolarmente duro, lo sarà ancora, per fare risultato noi dobbiamo sempre fare una gara al limite della perfezione, perché ogni minimo errore o è pesantemente punito o ci lascia con l'amaro in bocca. E questo è il gap da colmare. Poi, credo si siano fatte 13 prestazioni brillanti, di quattro gare perse tre son state perse su autogol, ma abbiamo sempre dimostrato di essere presenti, e questo è una aspetto positivo. Ma non abbiamo fatto assolutamente nulla, dobbiamo fare ancora tanti punti".

Da fare magari già nel weekend, dove vi attende un'altra sorpresa, la Vis Pesaro. Che ha legittimato la recente vittoria con il Pescara...
"A livello mentale non ci ha ammazzato mai niente finora, non dobbiamo farci condizionare dai risultati nostri e degli altri, dobbiamo solo sempre essere pronti a tutto. Abbiamo fatto una settimana regolare, consapevoli di affrontare una squadra che ha elementi come Pucciarelli e Paganini, Nicastro e Tonucci, che parlano da soli, ha una rosa diversa dalla nostra: è una sorpresa, sì, ma meritata. Sono una formazione di assoluto rispetto che sta facendo un bellissimo campionato. Sarà un'altra gara difficile, ma vedo complicato pensare a gare semplici".

Il Girone B ha dimostrato di essere il più equilibrato, livellato verso l'alto. C’è una possibile favorita o sarà tutto indeciso fino all'ultimo?
“Il Pescara mi ha impressionato molto, è una squadra giovane ma di esperienza, frizzante e di gamba, che vedo tra le favorire. Poi è normale che anche Ternana, Torres ed Entella siano tra le big. Però è la SPAL ad avere l'organico più importante della categoria, è incredibilmente giù ma credo si rialzerà, come l'Ascoli, altra ottima squadra. E anche il Milan Futuro ha giovani che in questa categoria sono di passaggio, ma stanno avendo delle difficoltà che rendono tutto più incerto. Nel Girone A ci sono più ammazza campionato, come nel C, dove però ci sono anche squadre con problemi non solo legati al campo. A ogni modo tutto è imprevedibile, lo dimostriamo noi: eravamo stati etichettati come la Cenerentola del campionato, nessuno si aspettasse che fossimo dove siamo. E dobbiamo fare il possibile per smentire i pronostici di inizio campionato”.

Lo ha nominato, e anche già affrontato, il Milan Futuro. Più in generale, come vede il progetto secondo squadre?
“È un progetto sicuramente interessante, questi giovani hanno delle qualità incredibili, che si vedono meglio dal vivo, ma bisogna capire dall'interno come viene pensato il campionato. L’Atalanta a esempio ha giocatori che hanno già fatto questa categoria, e questo è un piccolo vantaggio, il Milan è invece agli esordi in un campionato difficile, con tante squadre organizzate: difficile trovare formazioni allo sbando, si deve essere molto mentalizzati. La Juventus? Magari in quel contesto può essere diverso anche l'ambientamento con il girone”.

Si sta avvicinando il mercato. Ha già fatto delle richieste alla società?
“Il mercato non lo faccio assolutamente. Parlo sempre con il Direttore, chiaramente, per capire dove si può provare a integrare la squadra soprattutto dove manca qualcosa numericamente, ma lascio fare tutto a lui: a me piace allenare, i giocatori li conosco quando li vedo o quando li affronto. Il Direttore mi fa delle proposte per quello che è il nostro contesto, lavoriamo insieme da tre anni quindi sa benissimo che tipo di giocatori voglio".

A livello suo personale, come si sente cambiato nel suo percorso?
“La crescita va presa giorno per giorno, mese dopo mese, altrimenti si è pazzi e le esperienze non servono a nulla. Io sono sempre lo stesso tipo di allenatore di quando ho anche avuto brutte stagioni persino in Eccellenza, ma chiaramente su tanti aspetti mi sono limato, ho cercato di sbagliare meno possibile anche se questo è sempre difficile, gli allenatori sbagliano tanto. Ma ho sempre lavorato, perché solo il lavoro dà risultati. E c'è ancora da lavorare non tanto, troppo".

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