Padova, Andreoletti: "Percorso di alto livello, con questi risultati si fa fatica a nascondersi"
Matteo Andreoletti, tecnico del Padova capolista nel Girone A di Serie C, è stato intervistato da Sky: "Stiamo facendo un percorso di alto livello, con questi risultati si fa fatica a nascondersi, le aspettative erano alte, ma non di questo livello. Spesso le partite le abbiamo vinte con ampio merito, se vuoi fare un campionato di un certo livello devi saper vincere anche come abbiamo fatto domenica. Le qualità più importanti? Ho tirato fuori poco, la società ha confermato in toto la squadra ed il gruppo dell’anno scorso, ho portato qualche idea tattica, ma quando alleni una squadra così diventa tutto più facile.
Chi è Andreoletti? Non era un giocatore di alto livello, nel mio percorso di allenatore soprattutto è stato influenzato dalla mia gavetta all’Atalanta, mi hanno insegnato dei valori tecnici e morali, sia da ragazzo che dopo. Mi piaceva più il lavoro fuori dal campo, ho fatto una scelta coraggiosa, non l’ho capito a 35 anni quando alleno il Padova, ma già al primo allenamento quando ho smesso con gli allievi della Pro Patria, avevo una soddisfazione ed un’energia che in campo, seppur non abbia mai calcato grandi livelli, non avevo mai provato. In fase offensiva magari penso che De Zerbi sia un maestro, se parliamo di 3-4-3 Gasperini è un altro maestro che ha cambiato il calcio, in termini difensivi penso che anche Giampaolo sia un maestro, con idee completamente diverse da Gasperini, non sono un inventore di calcio, rubacchio a destra e sinistra mettendo insieme tante idee, sviluppando un’idea di calcio funzionale alla squadra che alleno.
Il pubblico? Abbiamo una proprietà solida pronta per andare in Serie B e per farla bene, abbiamo un direttore di alto livello, ci manca solamente il campo e cercare di avvicinare la città, riempire lo stadio senza gli ultras non è una cosa comune, ma dobbiamo tenerceli stretti, queste situazioni aiutano a soffrire meno in partita, con lo spirito, con il sacrificio, con la voglia di lavorare. Se poi mettiamo insieme la forza della proprietà, la qualità della squadra e la carica della città ci sono tutti i presupposti di poter realizzare quel sogno che si chiama categoria superiore”.