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Dg Picerno dopo il 7-0 al Taranto: "Pagliacciata. Io non avrei fatto giocare mio figlio"

Dg Picerno dopo il 7-0 al Taranto: "Pagliacciata. Io non avrei fatto giocare mio figlio"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 16:04Serie C
di Luca Bargellini

Ospite delle colonne di TuttoC.com, il direttore generale del Picerno, Vincenzo Greco, ha commentato il 7-0 di ieri ai danni del Taranto, formazione da tempo in crisi societaria che oramai schiera solo i ragazzini della Primavera: “Una pagliacciata, sicuramente non uno spot per il calcio. Ieri mi sono sentito offeso nella professione che svolgo così come tutti i professionisti che sono stati coinvolti nella farsa di ieri. Una gara che ha disonorato il calcio e il professionismo, una sfida che si poteva evitare. Ci ritroviamo a vivere situazioni che non sono piacevoli per il nostro movimento, mi dispiace per il presidente Marani: in questi anni ha lavorato tanto sull’immagine della Lega Pro, cercando di qualificarla e darle dignità, ma oggi questo lavoro viene gettato alle ortiche.

Io gliene avrei fatti anche di più. Qualcuno ieri ha detto che gli dispiaceva per i ragazzi scesi in campo. Sinceramente a me spiace un po’ meno perché penso che i genitori dovrebbero essere più responsabili. Dovrebbero insegnare ai figli i valori del calcio e dello sport: far indossare loro quella maglia e illuderli che possano diventare calciatori professionisti non è sicuramente fare il bene dei ragazzi. Ieri molti di quest’ultimi facevano fatica anche a correre perché giustamente sono troppo giovani, non possono competere a questo livello e non sono tutelati nel loro percorso di crescita. Fossi stato in un genitore non avrei permesso a mio figlio di partecipare a una gara del genere. Quindi, per tornare alla domanda iniziale, c’è poco da dispiacersi in questi casi. I genitori dovrebbero anche riflettere sul fatto che il Taranto non era accompagnato da personale medico adatto, i loro ragazzi sono stati lasciati allo sbando. Se fosse successo qualcosa di grave chi sarebbe intervenuto? Non è calcio professionistico, non c’è alcun valore educativo”.

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