Capuano rivela: "Firmai un mutuo per un amico, ancora adesso continuo a pagarlo io"
Nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Eziolino Capuano ha rivelato anche i suoi valori umani: "Con il 90% dei calciatori ho avuto un rapporto meraviglioso. Vado d'accordo con l'uomo, prima che con il giocatore in senso stretto. Con Capuano devi essere una persona seria, degna di rappresentare un popolo. Io quando ho dato una parola, l'ho sempre mantenuta. Una volta misi una firma su un mutuo di 200mila euro per un amico. Lui non ha pagato e io continuo a farlo. Al di là di questo, se una cosa non mi piace, io vado via. Un allenatore è come un prete, è una vocazione. Mi sento molto vecchio stampo. Oggi si pensa all'orecchino, al tatuaggio. Guai se vedo fare allenamento con gli orecchini. Un calciatore rappresenta una città e un popolo, deve ricordarsi sempre che un operaio mantiene una famiglia con 1800 euro. Dopo l'allenamento, fino a un certo punto, puoi fare quello che vuoi. Moduli o uomini? Uomini tutta la vita. È mille volte meglio avete un giocatore affidabile che uno forte".
Sul mancato approdo in A e B: “Sono sempre stato considerato ingestibile, In realtà ho allenato in serie A in Belgio, all'Eupen, salvo entrare in rotta con la società perché preferivo schierare Espinal e non un giocatore pagato molto di più. Sono stato vicino ad allenare l’Empoli in B e la Salernitana mi aveva praticamente preso, con tanto di presentazione del presidente Aliberti. Poi il direttore Longo, qualche settimana dopo, ufficializzò Pioli.
Ma cosa significa gestibile? Se vuol dire essere offeso nella dignità di uomo, preferisco essere ingestibile a vita. Al contrario, se essere ingestibili è sinonimo di coerenza, meglio essere così. Nel calcio sono tutti yesman. Ma mi trovi un allenatore che in Europa per 35 anni non è mai stato fermo. Eziolino Capuano non ha mai saltato una stagione".