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Sassuolo, Pierini: "So cosa serve per vincere il campionato, vogliamo tornare in A"

Sassuolo, Pierini: "So cosa serve per vincere il campionato, vogliamo tornare in A"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 7 settembre 2024, 21:19Serie B
di Alessandra Stefanelli

Nei giocatore del Sassuolo, Nicholas Pierini si presenta ai microfoni di Sassuolo Channel dopo il suo ritorno in neroverdi: "Il mio esordio in Serie A è stato bello ma allo stesso tempo un po' amaro perché era contro il Napoli di Sarri quindi c'era Mertens, Insigne, quella gente lì fortissima, e io ero inesperto, ero un ragazzino, avevo 18-19 anni credo, quindi avevo il cuore in gola, non respiravo ed è stato bello poi in uno stadio così così bello, così storico, come era il San Paolo ai tempi adesso il Maradona, però comunque molto molto molto bello".

Venezia?
"Venezia è stata un'esperienza fantastica perché arrivavo dalla serie C, ero finalmente tornato in serie B in una squadra che era appena scesa dalla A, quindi era un salto importante. Ero tornato in categoria e in una squadra comunque importante. Poi il secondo anno è stato il continuo della stagione scorsa perché era rimasto il mister, siamo rimasti quasi tutti, quindi questo ci ha portato con la costanza, il duro lavoro, il sacrificio, a fare qualcosa veramente di importante".

Cosa puoi dare alla squadra?
"Caratteristica che posso vedere di me magari è la disponibilità che metto io per la squadra nel fare la corsa in più per il compagno, il sacrificio, poi lascia stare le qualità individuali, quello fa parte del gioco e ognuno ha le proprie qualità, proprio essere a disposizione della squadra, del mio compagno dell'allenatore, e allenarsi a 1000 sempre: questa secondo me è la cosa principale".

Come sei cambiato rispetto alla prima esperienza?
"E rispetto a quando ero qua che avevo 18-19 anni forse anche , e si cresce, si matura quindi con l'esperienza degli anni, diversi allenatori, diversi tipi di gioco, diversi tipi di pensieri, sono maturato come uomo, come persona, come come giocatore".

Cosa serve per vincere la B?
"Avendo vinto un campionato l'anno scorso, so bene, perché è una cosa fresca, so bene come funziona. Per vincere un campionato so cosa ci vuole e sono qua appunto per dare una mano alla squadra, per mettere magari questa piccola esperienza che ho, perché comunque non ho 30 anni, però a disposizione della squadra, dell'allenatore per fare un gran campionato. Per vincere un campionato di serie B secondo me serve tanta compattezza, serve un gruppo unito, una squadra unita e questa secondo me è la grande differenza che che fa in serie B".

Berardi?
"Berardi è l'unico che è rimasto dal 2017 da quando ero io qua quindi con Dome ho sempre avuto un rapporto tranquillo. È un ragazzo spettacolare, un ragazzo solare. Mi è dispiaciuto per l'infortunio, che ho visto tra l'altro in diretta perché stavo guardando la partita, mi è dispiaciuto veramente tanto. Adesso spero che abbia ancora poco tempo per recuperare e che ci venga a dare una una grossa mano perché è un giocatore fortissimo".

Mister Grosso?
"Io sono arrivato qua, mi ha accolto a braccia aperte, mi ha salutato, mi ha detto un po' al volo perché sono arrivato il giorno della partita quindi io gli ho detto che se c'era bisogno mi poteva metter dentro e così è stato. Io ho cercato di dare il massimo anche perché arrivavo da un trasloco, da un viaggio, ho dormito poco e arrivavo un po' scombussolato, però sono entrato con voglia, determinazione, per cercare di dare una mano alla squadra".

Qual è l'obiettivo per quest'anno?
"L'obiettivo concreto è quello di riportare il Sassuolo in A ovviamente, altrimenti non sarei qua. Un mio sogno, come magari può essere il sogno di tanti altri ragazzi, è giocare in serie A ad alti livelli o comunque in Serie A o anche in altri campionati come per esempio la Spagna e giocare in Champions League ovviamente".

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