Reggiana in C, l'ex presidente Quintavalli: "Chiedo scusa a Reggio Emilia"
Con un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook, l'ex presidente della Reggiana, Luca Quintavalli, ha commentato con amarezza la retrocessione in Serie C della squadra di Reggio Emilia, diventata matematica dopo la sconfitta di ieri contro la SPAL e dopo un solo anno in B, ventuno anni dopo l'ultima volta: “Un uomo che sbaglia e chiede perdono, è un uomo che tanto può insegnare ad una comunità. Gli animali, a differenza nostra, reagiscono con l’istinto alle sollecitazioni della vita… Noi possiamo invece scegliere, quindi sbagliare, quindi scusarci. Oggi dopo una notte insonne chiedo scusa a Reggio Emilia. Di errori ne son stati commessi tanti in questa stagione: alcuni evitabili, altri no. Chiedo scusa in primis ai calciatori, fratelli di lacrime e sorrisi, per aver mancato quell’affetto che forse meritavano quando si parlava più di ricorsi non fatti che di amicizia e riconoscenza a loro dovute. Chiedo scusa all’amico Don Massimo a cui credo che questa retrocessione dispiaccia come ad un missionario rimpatriato. Chiedo perdono ai tanti tifosi ed ultra per cui provo oggi più che mai qualcosa di vero: RISPETTO.
Chiedo scusa infine alla gente della mia Reggio Emilia perché i miracoli del passato non son serviti per vincere le difficoltà del presente. Ieri ho ascoltato e letto in merito alle scuse di tanti, ma non di tutti. Ho visto pianti veri di gente ferita. Poi ho “ascoltato” il silenzio di alcuni e le finzioni di altri. A questa gente, che poco ha di cuore granata ma solo ipocrisia mediatica e tanta arroganza , è solo dato di fare una cosa che costa poco ma tanto vale: rispettare, TACENDO, la delusione delle persone a cui è stato fatto un regalo che non hanno mai potuto scartare. Finché litigheremo per una partita o ci abbracceremo per un gol, in qualsiasi campo di qualsiasi categoria, la Reggiana non sparirà.”