Fra cambio di ruolo e panchina, Vandeputte non ha ancora spiccato il volo a Cremona
Nonostante sia stato uno dei grandi colpi dell’estate, non solo in casa Cremonese, per Jari Vandeputte l’avvio dell’esperienza con la maglia grigiorossa è stato più in chiaroscuro di quanto si potesse immaginare. Dopo due stagioni superlative con la maglia del Catanzaro infatti il belga in estate è stato pagato 3,3 milioni di euro dai lombardi, che lo hanno strappato anche ad alcuni club di Serie A, ma in totale ha disputato appena 141’ su 450 disponibili in queste prime cinque gare e contro lo Spezia è rimasto in panchina per tutta la gara dopo la manciata di secondi giocata nel finale della gara col Sassuolo prima della pausa.
Uno scarso utilizzo che fa riaffiorare i dubbi estivi quando in molti si chiedevano dove il belga avrebbe giocato nel 3-5-2, modulo intoccabile, del tecnico Giovanni Stroppa. Non da esterno come in maglia giallorossa, visto che Vandeputte ha caratteristiche diverse, e più offensive, rispetto a un calciatore che debba coprire tutta la corsia mancina, ma come mezzala. Un ruolo questo a cui si deve adattare cambiando quei movimenti e quelle caratteristiche che lo avevano fatto eleggere come miglior esterno di tutta la scorsa Serie B. Una posizione che non convince molto la piazza, che vorrebbe assaporare le qualità del classe ‘96 mostrate negli scorsi anni, ma su cui Stroppa punta molto per dare imprevedibilità alla manovra offensiva della sua squadra.
Nel prossimo turno la Cremonese sarà di scena proprio a Catanzaro e quella contro i suoi ex compagni potrebbe essere l’occasione giusta per Vandeputte di spiccare il volo e dimostrare che, anche in un ruolo diverso, può dare ai grigiorossi quel contributo di assist e gol che lo ha reso protagonista nell’ultima annata di Serie B.