Ex e tifosi spingono la Salernitana: "L'Arechi per la salvezza". Col Palermo la partita decisiva

Salernitana, ora non si può più sbagliare. Per dare un senso alla vittoria sofferta ottenuta contro il Modena e al pareggio sul campo del Bari, i granata dovranno accelerare nelle ultime otto partite giocandole come fossero finali. Nelle ultime ore diversi grandi ex hanno mostrato sostegno e affetto nei confronti della Bersagliera, lanciando attraverso i social una serie di messaggi all'ambiente. "Sarò all'Arechi per gli scontri diretti finali, ora è necessario mettere da parte ogni tipo di contestazione e fare fronte comune per il bene della Salernitana. Il tifo deve fare la differenza" ha detto ad esempio Alessandro Del Grosso, uno dei difensori più amati di sempre. A fargli eco, tramite video che spopolano sul web, gli attaccanti Arturo Di Napoli e Giovanni Pisano che a Salerno hanno scritto pagine di storia indelebili: "Negli anni nostri eravamo un corpo unico con la gente, ci allenavamo a porte aperte e sentivamo la spinta del pubblico 365 giorni all'anno. Oggi c'è un atteggiamento diverso e se la squadra non vivrà l'umore della piazza sarà difficile che l'Arechi pieno possa essere trainante come sempre. Creare un corpo unico tra società, calciatori, tifoseria e ambiente è l'unico modo per tirarsi fuori da una situazione delicata". Anche gli ultras e i club organizzati hanno preso posizione, ribadendo un concetto attraverso una serie di comunicati emessi sui social in queste ore: "A fine campionato, anche se dovesse arrivare la salvezza, contesteremo civilmente perchè la società ha disatteso le promesse e siamo in zona retrocessione da due anni. Ora, però, è il momento di riempire lo stadio e di essere quel dodicesimo uomo in campo che fa la differenza e che fa vincere le partite. Rimandiamo i processi, la Salernitana siamo noi". Proprio per sfruttare al massimo il calore del suo popolo, la società ha indetto una serie di iniziative promozionali: ogni abbonato potrà portare due persone allo stadio a prezzo popolare, scuole e scuole calcio avranno accesso gratuito nei distinti e ci saranno sconti per donne, under14 e over65. Nelle ultime tre partite interne, inoltre, si sta valutando la possibilità di lanciare una campagna di mini-abbonamenti per fidelizzare ulteriormente la torcida granata. La brutta notizia, in questo senso, è che quasi certamente il derby di Castellammare si giocherà con un settore ospiti tristemente deserto: entro lunedì il GOS ufficializzerà la decisione, possibile apertura soltanto per i tifosi granata residenti in altre regioni d'Italia e in possesso della tessera.
Venendo all'aspetto tecnico e facendo un ragionamento basato sulla classifica e sul calendario, va detto che la fortuna della Salernitana è rappresentata dall'andamento lento delle dirette concorrenti. Se è vero che i campani hanno appena 30 punti, è altrettanto vero che la quota salvezza sembra essersi abbassata e che potrebbero bastare 4 vittorie per conquistare la salvezza senza passare dai playout. E, paradossalmente, il prossimo turno potrebbe consentire al cavalluccio di mantenere invariata la distanza dalla sestultima anche se si dovesse perdere con il Palermo, visto che quasi tutte le pericolanti affronteranno le primissime della classe. Quella con i rosanero del riconfermato Dionisi sarà l'ultima gara davvero proibitiva per la Salernitana che, nel mese e mezzo successivo, potrà tentare una scalata che ad oggi sembra del tutto utopistica. Il derby con la Juve Stabia sarà ostico, ma mister Pagliuca ha ribadito con onestà intellettuale che "ci vuole grande rispetto per la Salernitana, hanno giocatori molto forti per la categoria e sarà una sfida difficile". Poi il trittico Sudtirol-Cittadella-Cosenza prima della trasferta al Picco contro uno Spezia che, in teoria, potrebbe essere fuori dalla corsa per la promozione diretta. Alla penultima Mantova all'Arechi, in uno stadio che sarebbe presumibilmente sold-out con la salvezza in palio e contro un team che ha perso l'entusiasmo e la spregiudicatezza del girone d'andata. E infine, alla trentottesima, viaggio in casa Samp: scontro diretto da brividi o blucerchiati già salvi e, dunque, con meno motivazioni?
Intanto Breda sta preparando la gara del 30 marzo con il dubbio Caligara (problemi alla schiena) e con l'ansia per Lochoshvili che, ieri, è uscito malconcio dalla sfida della sua Georgia contro l'Armenia. Un forfait sarebbe pesante, anche perchè Ferrari è diffidato e le alternative a disposizione dello staff tecnico non sembrano all'altezza dei titolari soprattutto dal punto di vista dell'esperienza. Quasi certamente si ripartirà dal 3-5-1-1, con Verde dietro Cerri e Soriano mezzala per dare maggiore fantasia e imprevedibilità ad una manovra spesso lenta e prevedibile. La piazza chiede all'allenatore di osare di più dopo una serie di gare in cui il principale obiettivo era anzitutto quello di non perdere, come testimoniato dalla scelta di non convocare buona parte degli attaccanti. Per ora, però, nessun cambio di spartito tattico, anche perchè l'impatto di Raimondo con la Salernitana è stato deludente e la dirigenza non ha preso il bomber da doppia cifra che serviva come il pane. Certo è, però, che i pareggi non saranno sufficienti per restare in serie B e sarà dunque necessario trovare il giusto equilibrio tra la solidità difensiva e la capacità di creare occasioni da gol. Il vero tallone d'Achille dell'altalenante e non convincente gestione Breda. A fine stagione bisognerà arrivare senza rimpianti. E battere il Palermo, in virtù del calendario delle dirette concorrenti, significherebbe fare un passo in avanti determinante.
