Vecchi: "Le seconde squadre sono in generale un motivo di crescita per tutto il movimento"
Intervistato dall'edizione odierna di Tuttosport, Stefano Vecchi ha parlato del progetto seconde squadre e quanto sarebbero state importanti per i giocatori avuti nella Primavera dell'Inter: "Per provare ad arrivare prima, ma anche per non perdersi. Qualcuno si è subito inserito in categorie importanti, vedi Pinamonti, Radu e Bonazzoli. Altri hanno dovuto seguire dei percorsi più tortuosi, come Dimarco, che ha fatto fatica i primi anni a giocare in B e all’estero. Di Gregorio ha dovuto fare la Lega Pro e ora è alla Juve. Altri ancora nei meandri della Lega Pro hanno trovato difficoltà, senza superarle. Loro, ci fosse stata la seconda squadra, avrebbero magari intrapreso una carriera diversa.
L'obiettivo della Primavera? Di formare i giocatori, ma devono essere formati anche da un punto di vista mentale, quindi anche alla ricerca del risultato: tra i professionisti ti viene richiesto. Una seconda squadra punta a formare i giocatori o a vincere? Sono formative, ma credo si arriverà anche a quando una di queste punterà a vincere per acquisire un livello maggiore.
Una seconda squadra può essere utile anche per il bilancio? Da un punto di vista economico può essere un vantaggio. Da tecnico le dico che le seconde squadre sono in generale un motivo di crescita per tutto il movimento".