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Van Bommel: "Milan, il passaggio del turno è una necessità. Leao mi ricorda Robben e Ribery"

Van Bommel: "Milan, il passaggio del turno è una necessità. Leao mi ricorda Robben e Ribery"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
martedì 18 febbraio 2025, 11:08Serie A
di Simone Bernabei

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport l'ex centrocampista del Milan Mark van Bommel ha parlato della sfida di questa sera dei rossoneri contro il Feyenoord nel ritorno del play off di Champions League, con la squadra di Conceiçao che ripartirà dalla sconfitta per 1-0 di Rotterdam.

Mark, si aspettava il Milan visto a Rotterdam?
"Condivido in pieno quello che hanno detto Conceiçao e i giocatori a fine partita. È stato un Milan poco intenso, a cui è mancata aggressività. Dispiace perché parliamo di un gruppo molto competitivo, di altissima qualità, che però fatica a esprimersi da squadra. Presi singolarmente i giocatori sono molto, molto forti. Ma se manca la determinazione è come giocare da “6”. Non dico che devi essere sempre da 10, ma almeno da 8. Se non ti esprimi al massimo rendi la vita facile all’avversario e così è successo in Olanda".

A San Siro sarà diverso?
"L’atmosfera del Meazza è incredibile, può fare la differenza. La ricordo perfettamente, la Curva canta per tutta la partita. Giocare la seconda gara in casa è sempre un vantaggio, in questo caso a maggior ragione. Il Milan deve sfruttare la chance: andare avanti in Champions è una necessità".

A proposito, Leao: lei ha giocato con tantissimi campioni, Rafa è a quel livello? O cosa deve aggiungere al proprio repertorio per unirsi al gruppo?
"È un giocatore straordinario. Ha velocità, fisico, credo che nemmeno lui abbia davvero la consapevolezza di quanto sia forte. Deve innanzitutto trovare continuità: la consideri una sfida con se stesso. E poi, come dice l’allenatore, essere di supporto alla fase difensiva. Sapete chi mi ricorda? Robben e Ribery, con cui ho giocato nel Bayern Monaco. All’inizio non erano troppo coinvolti in difesa: quando invece hanno iniziato a dare una mano, quella squadra è diventata imbattibile. Univa la cattiveria agonistica alla loro qualità".

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