TMW - Roc Nation scarica Lukaku, ecco le motivazioni per il divorzio con il centravanti belga
Roc Nation Sports ha deciso di non rappresentare più gli interessi di Romelu Lukaku. Una situazione che ha dell'incredibile nel mondo del calcio, perché raramente un'agenzia rinuncia a un giocatore così importante, che può portare ingenti guadagni a chi ne cura gli interessi. Eppure l'estate turbolenta di Lukaku ha portato alla decisione finale. Troppi sballottamenti per il giocatore, che prima giura fedeltà all'Inter - smuovendo mari e monti per tornarci dopo un'annata non bella al Chelsea - e poi non risponde al telefono nel momento di chiudere la trattativa a titolo definitivo. Poi aspetta la Juventus (che non gli promette nulla se non, forse, in caso di addio di Vlahovic) e che, alla fine, è quasi costretto a dire di sì alla Roma dopo avere rifiutato anche un'altra proposta importante.
L'immagine prima di tutto. È questa l'idea di Jay-Z, proprietario dell'agenzia Roc Nation, per la sua divisione sport. Anche perché i giocatori rappresentati sono di altissimo livello, come Vinicius Jr e Martinelli, ma anche De Bruyne e Dimarco. I colpi di testa di Lukaku hanno messo in difficoltà il gruppo, soprattutto nei confronti di Tedd Boehly, patron del Chelsea: i Blues avevano trovato l'accordo con l'Inter per la cessione a titolo definitivo, ma l'impossibilità di raggiungere Lukaku - da parte di chiunque - ha poi fatto propendere i nerazzurri a far saltare l'accordo. Roc Nation ha poi lavorato per cercare di convincere Boehly a un prestito con diritto di riscatto, riuscendoci grazie ai buoni uffici.
Poi però Lukaku ha ascoltato solamente il consiglio del suo avvocato, Sebastien Ledure, nel momento del passaggio in giallorosso. C'era anche una proposta faraonica dall'Arabia Saudita, portata proprio da Roc Nation e rispedita al mittente. Insomma, troppi i colpi vibrati all'immagine dell'agenzia per far sì che la collaborazione continuasse.