Thiago Motta e il suo staff spronano la Juve: "Non c'è più riposo"

Proprio una settimana fa iniziava l’avventura di Thiago Motta come nuovo allenatore della Juventus. Infatti, domenica 7 luglio, il neo tecnico bianconero ha fatto il suo ingresso tra le mura della Continassa per prendere visione delle strutture del quartier generale della Vecchia Signora. Thiago Motta è rimasto impressionato dal centro sportivo della Juventus e questo si evince anche dalle parole del suo procuratore Alessandro Canovi ai microfoni di Rai2: “Thiago si è tuffato molto bene nell’avventura Juve, è molto contento di essere in un club con pochi eguali al mondo. Il suo entusiasmo è ai massimi livelli e ha la convinzione di poter fare molto bene”.

Simon Colinet, il preparatore atletico che non lascia un attimo di tregua alla squadra.
In questi primi giorni di allenamenti, Simon Colinet, preparatore atletico dello staff di Thiago Motta, ha letteralmente sfiancato il gruppo squadra. Nei video postati sul canale YouTube della Juventus si sente la voce del francese in ogni allenamento, mentre sprona la squadra: “Subito. Non c’è più riposo. Subito”, queste le parole ripetute più volte da Colinet durante le sedute. L’attenzione ai dettagli di tutti gli 8 membri dello staff di Thiago Motta è maniacale e vigilano costantemente sul gruppo per non far perdere mai l’intensità giusta durante gli allenamenti. Dal canto suo, il nuovo allenatore della Vecchia Signora osserva tutto, non si distrae un secondo dai suoi ragazzi, chiama ogni singolo giocatore per nome e spesso si avvicina a loro singolarmente per dare qualche consiglio, qualche spiegazione più approfondita, ma soprattutto per creare subito un rapporto di fiducia con il gruppo.

La costruzione dal basso e il coinvolgimento dei portieri.
La più grande novità portata, in questi primi giorni di allenamenti, da Thiago Motta e dal suo staff è stato il totale coinvolgimento dei portieri nelle esercitazioni sulla manovra. Michele Di Gregorio, Mattia Perin, Carlo Pinsoglio e Giovanni Daffara si allenano con i propri compagni di movimento giocando molto spesso solo ed esclusivamente con i piedi e questo accade per larghi tratti delle sedute. Dopodiché, i quattro portiere si allenano da soli e ricevono le indicazioni di Iago Lozano e di Alfred Doussou Yovo. Proprio quest’ultimo, famoso per essere stato il maestro di Maignan, è specializzato proprio nel lavoro sul tecnica con i piedi dei portieri e questo si è notato nella crescita di Provedel ai tempi dello Spezia e di Skorupski e Ravaglia al Bologna.