Scaroni non vuole più San Siro. Ma quanto costerebbe fare un nuovo stadio (se non due)?
"Ma quale Scala del Calcio? È un vecchio manufatto'. È stato buttato giù Wembley, che era ancora più iconico di San Siro...". Le parole di Paolo Scaroni riportano al centro della discussione un problema reale, anche se vecchio. Cioè la fattibilità di fare a Milano due stadi, uno per squadra. A Liverpool manderanno in pensione Goodison Park, uno degli impianti che ha visto l'Inghilterra vincere il Mondiale del 1966, dopo avere rifatto, appunto, Wembley.
Le problematiche degli stadi italiani sono principalmente due. Il primo è che sono di proprietà del Comune. Anche perché poi si ritroverebbero vecchi dinosauri che nessuno userebbe, che costano anche solo per demolirli, legandoli così all'identità della città. Che San Siro sia un meraviglioso esempio del secolo scorso, nessuno lo mette in dubbio. Che sia del secolo scorso e che non sia stato ammodernato da quando qualcuno ha speso in maniera inavvertita soldi pubblici, questo è altrettanto pacifico. La realtà è che negli anni novanta, ai tempi del Mondiale, i costi sono diventati esorbitanti da un momento all'altro. Perché non è dato saperlo, che rendiconto abbiano fatto non si sa.
La seconda, poi, è che fare un nuovo stadio costa troppo e incontra sempre l'opposizione di tutti. Perché cambiare lo status quo non fa parte di noi italiani, figuriamoci stravolgerlo. Le riforme tanto invocate non ci sono mai, ma in questa operazione quanto costerebbe un nuovo stadio al Milan? Oppure all'Inter? I costi dello stadio della Roma erano partiti da 800 milioni per poi volare fino a 1,6 miliardi, solamente sulla carta e nel 2016 quando i prezzi non erano saliti alle stelle. Quanti anni di Allianz Arena servirebbero per ammortizzare il costo? Anche mettendo sul piatto che arriverebbero 150 milioni di euro di incassi a stagione, esagerando con 200 con il museo, sono almeno 10 anni per andarci a pari, senza considerare le spese.
Certo, si tratterebbe poi di qualcosa che non andrebbe in favore della collettività, ma del singolo. Tutto giusto, ma poi chi ci perderebbe? La collettività che non avrebbe più "entrate" da San Siro, come se fossero così importanti nel bilancio di un comune come Milano. La realtà è che la politica blocca tutto e continuerà a farlo, anno dopo anno. Ma anche che il problema non sono tanto gli incassi dello stadio, quanto farlo diventare un teatro come la Premier: tutto esaurito ma con prezzi da Nba.