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San Siro, Inter e Milan scrivono al Comune. La risposta di Sala: "Capisco le loro ragioni"

San Siro, Inter e Milan scrivono al Comune. La risposta di Sala: "Capisco le loro ragioni"TUTTO mercato WEB
mercoledì 3 maggio 2023, 19:08Serie A
di Ivan Cardia

San Siro resta un tema di dibattito e di discussione a Milano. Inter e Milan hanno inviato una lettera al Comune, firmata dall'ad nerazzurro Alessandro Antonello e dal presidente rossonero Paolo Scaroni, in cui i due club chiedono una proroga dei termini per la revisione del dossier di progetto e chiarimenti sui vincoli legati allo stadio Meazza. “Appare opportuno - si legge nel testo della missiva - formulare alcune considerazioni relative alla definizione dell’iter procedimentale delineato nella suddetta nota. Ciò al fine di consentire alle scriventi società di definire con chiarezza le condizioni che consentano di proseguire nello sviluppo della Proposta già dichiarata di pubblico interesse da codesta spett.le Amministrazione Comunale.

Nel costante spirito di collaborazione che sino ad oggi le società proponenti hanno dimostrato, risulta essenziale per le medesime, prima di procedere con qualsiasi integrazione, ricevere risposte in ordine ad alcuni profili la cui definizione – per l’impatto progettuale, operativo ed economico che può comportare per le proponenti – costituisce presupposto essenziale per poter procedere con qualsivoglia ulteriore integrazione del PFTE relativo alla Proposta. Sotto un primo profilo, occorre infatti chiarire tempistiche e modalità con cui il Comune intenda gestire il procedimento di indizione del referendum cittadino a fronte della citata ordinanza del Tribunale di Milano RG n. 31602/2022 del 28/03/2023, che ha nuovamente rimesso alla decisione del Collegio dei Garanti del Comune di Milano ogni valutazione circa l’ammissibilità del citato referendum.

In proposito, appare evidente come tale circostanza risulti essenziale per le società per poter eventualmente definire modalità e tempistiche concernenti una integrazione del PFTE (nei termini indicati dalla D.G.C. n. 87/2023), laddove si rischierebbe di essere sottoposte all’incertezza degli esiti di un eventuale referendum (soprattutto con riferimento ai contenuti del referendum abrogativo). Sotto diverso ed ulteriore profilo, anche questo ad avviso di chi scrive essenziale ancorché nella nota in oggetto tale profilo appaia ‘secondario’ e 'sullo sfondo dello scenario', risulta evidente come il tema della eventuale definizione del vincolo storico-relazionale, che potrebbe essere apposto al 'Meazza', risulti dirimente ai fini della prosecuzione del procedimento, anche considerato quanto evidenziato dalla Deliberazione di presa d’atto delle risultanze del Dibatto Pubblico.
Ciò in quanto, una eventuale modifica nella definizione dei vincoli apposti allo Stadio S. Siro potrebbe condizionare in via definitiva lo sviluppo della Proposta e dei relativi aggiornamenti richiesti, come evidenziato dalla stessa amministrazione nella D.G.C. n. 87/2023, che aveva dato mandato agli uffici competenti di interpellare tempestivamente gli Enti competenti, proprio al fine di chiarire in via definitiva questo profilo e che tuttavia, ad oggi, nessun aggiornamento in merito è stato comunicato alle Società”.

In ragione delle considerazioni sopra delineate – fatta salva la valutazione in merito alla necessità, come scritto sopra, di procedere in questa fase ad una ulteriore integrazione – si ritiene comunque opportuno attendere i richiesti chiarimenti e conseguentemente si fa istanza per una sospensione del termine di 90 giorni assegnato nella nota in oggetto; sospensione che si ritiene necessaria al fine di contemperare i diversi interessi, pubblici e privati, considerate le importanti incertezze che afferiscono alle obbligatorie attività dell’Amministrazione".

La risposta di Sala. Pronta la risposta di Beppe Sala, sindaco di Milano: "Io non posso che comprendere in pieno le loro ragioni. La richiesta di indizione di un referendum per il mantenimento di San Siro, non previsto dal progetto, è stata respinta in prima battuta dal Collegio dei Garanti, nominato dal Consiglio Comunale, ma poi rimessa in discussione dal Tar; ora si attende un nuovo pronunciamento da parte del Collegio stesso. Per quanto riguarda il vincolo che potrebbe essere posto dalla Soprintendenza manca ancora una parola definitiva. È del tutto ragionevole che in questo contesto Milan e Inter esprimano riserve ad investire tempo e denaro nel progetto. Quindi ho offerto loro il mio supporto per organizzare a breve un incontro con la Sovrintendenza e uno con il Collegio dei Garanti. In questi anni il Comune ha fatto tutti i passi dovuti, con trasparenza e nel rispetto delle norme. Penso sia giunto il momento di accelerare".

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