Sabatini: "Nainggolan non può andare neanche in commissariato, altro che carcere"
Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma di Radja Nainggolan, conosce benissimo il belga e ha voluto difenderlo dopo la notizia del suo arresto per un coinvolgimento in un traffico di droga: "È vivace, uno scapestrato, ma non è certo un delinquente. Non credo - prosegue parlando con La Repubblica - possa aver fatto qualcosa che meriti la galera. È un uomo che non può andare neanche in commissariato, altro che carcere. È un ragazzo buono, di una bontà generosa e qualche volta questa lo porta a fare cose un po' ingenue, ma parliamo di uno sano, un po' frivolo, magari".
Sabatini racconta il suo rapporto con il centrocampista: "Credo di avergli dovuto rivolgere tutto lo scibile degli insulti. Ma sempre senza speranza: io lo rimproveravo, lui faceva il viso dispiaciuto e il giorno dopo rifaceva le stesse cose. Se ti può dire qualche bugia te la dice e nessuno è mai riuscito a mettergli un freno. Ma da qui a essere un delinquente ce ne passa".
Infine parla anche della sua esperienza nella Capitale con lui: "Non sono mai dovuto intervenire per cose davvero gravi. Le sue marachelle erano fare bisboccia con gli amici, magari tornare tardi a casa la notte. Ma poi in campo dava tutto, non ha mai saltato una partita. È sicuramente un po’ scriteriato, ingenuo, ma sono convinto non possa essersi macchiato di un reato da perseguire".