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Roma, non è toda Joya. C'è ancora tanto su cui lavorare…

Roma, non è toda Joya. C'è ancora tanto su cui lavorare…TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 26 agosto 2024, 07:45Serie A
di Debora Carletti

Una squadra spaesata, confusionaria, lenta e poco precisa. 90 minuti che evidenziano tutti i problemi di una Roma che fa fatica a trovare la quadra.

Non è stato solo un problema di 11 iniziale, di modulo o di interpreti nella loro singolarità. Allo Stadio Olimpico si è percepita la difficoltà della rosa di creare il proprio gioco e di gestire quello avversario. Il tutto condito da una evidente mancanza di coesione di gruppo.

Se da un lato hanno deluso tanto le prestazioni di Paredes, poco dinamico e reattivo, e di Soulè distratto nel gol di Gyasi e quasi incantato sotto porta, dall’altra, invece, sono entrati col guizzo giusto Baldanzi, ostinato e tenace - anche se in un ruolo diverso - e Ndicka, il solito guerriero centrale della difesa. In generale però a non funzionare è stato l’ingranaggio e per questo motivo Daniele De Rossi ha dovuto fare più cambi in corsa passando da un 4-3-3 ad un 4-3-2-1 ad una sorta di 3-5-2.

Gli uomini di D’Aversa, coordinati sul campo da Sullo fino al prossimo match per via della squalifica del tecnico, sono apparsi non solo più in forma ma anche più propositivi a giocarsi il tutto per tutto nonostante i pregressi storici. L’Empoli, fino al 25 agosto 2024, non aveva mai vinto una partita all’Olimpico contro la Roma e, su carta, sembrava fosse ancor più complicato raggiungere un risultato. Ma gli azzurri non hanno sprecato l’occasione, e vedendo la squadra capitolina in difficoltà, hanno giocato con anima, qualità, cuore ma soprattutto gamba. Qualità che è mancata in assoluto alla Roma.

Ieri la paura dei tifosi è stata quasi palpabile, tanto che al termine della gara - la prima in casa per i giallorossi - molti sono stati coloro che hanno fischiato i giocatori andati sotto la Curva Sud per scusarsi del risultato.

Il timore che si possa ripetere un avvio di stagione simile a quello dell'anno scorso (a suon di pareggi e sconfitte) rende la situazione ancora più complicata. I numeri dell'era Mourinho, i 5 punti guadagnati in 6 partite, sono dati che ancora scottano perché non hanno permesso alla squadra di raggiungere un ideale piazzamento in Champions data la corsa poi frenetica degli ultimi mesi del Campionato.

A breve, archiviato il capitolo Empoli bisognerà pensare alla prossima sfida contro la Juventus. Un’altra opportunità per indirizzare al meglio l’anno: un banco di prova più o meno decisivo (vista la chiusura del mercato fissata per il 30 agosto) e una chance per mostrare una reazione vigorosa e coesa. Totalmente diversa da quella vista ieri.

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