Parma, Chivu: "Dobbiamo bilanciare entusiasmo e umiltà. Balogh e Cancellieri da valutare"

13.45 - Un Parma galvanizzato dai pareggi contro Inter e Fiorentina si appresta ad ospitare al Tardini la Juventus. Le due squadre scenderanno in campo il giorno di Pasquetta, nel posticipo delle 20.45. I crociati sono in cerca di punti salvezza e vogliono provare a fermare anche i bianconeri. Tra pochi minuti, mister Cristian Chivu presenterà la sfida dalla sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio. Segui le sue parole in diretta, grazie al LIVE! di TMW.
Due giorni alla partita contro la Juventus. Come sta la squadra?
"E' stata una settimana intensa di lavoro fatto molto bene. Mancano due giorni, questa conferenza è un po' atipica per le abitudini rispetto al solito. Ci siamo allenati bene, stiamo aspettando di vedere se riusciamo a recuperare qualche acciaccato. Abbiamo domani allenamento, ne faremo un altro lunedì. Mi riferisco a Cancellieri e qualcun altro che ha avuto qualche acciacco".
Domani è un'altra finale:
"Da quando sono qui ho detto che sono tredici finali. Il nostro lavoro è stato finalizzato a trasmettere questo alla squadra".
Questa è una sfida speciale per i tifosi:
"L'obiettivo è di fare una buona partita, ottenere il risultato. Vogliamo fare un regalo ai tifosi, visto che la partita è sentita. Stiamo costruendo questa mentalità per preparare ogni gara come una finale a prescindere dall'avversario. Affrontare però squadre di un certo spessore, soprattutto per i tifosi, rende la partita ancora più sentita. Vogliamo regalare ai tifosi una bella prestazione".
La Juventus ha tanta qualità in attacco e ora concede anche meno:
"La Juventus ha una rosa e un organico di qualità a prescindere dai nomi. Hanno un gioco diretto, mettono molta più intensità e hanno la qualità per farlo. Possono lavorare bene con le sovrapposizioni e creare superiorità numerica, noi dovremo esser preparati per mantenere alta l'attenzione, lavorare con densità per chiudere qualche linea di passaggio e sviluppare il nostro gioco".
Due squadre allenate da difensori, ma è una partita da giocare all'attacco per entrambe:
"Quello che abbiamo fatto da giocatori non è importante ora, abbiamo cambiato mestiere e il lavoro è molto diverso. Siamo allenatori che hanno esperienza alle spalle, abbiamo giocato in squadre vincenti che proponevano gioco e volevano vincere. Spesso è anche successo questo. Le realtà sono diverse ora, noi guardiamo al nostro obiettivo e loro pensano al loro. Noi dobbiamo avere l'umiltà per lottare la salvezza, loro hanno ambizioni diverse, anche per come è costruita la rosa".
La Juventus ha qualche giocatore in dubbio, l'incertezza su chi potrà giocare può cambiare anche il vostro di preparare la sfida?
"Tudor da quando è arrivato ha sempre giocato con il 3-4-2-1, noi dobbiamo esser sempre pronti a far tutto a prescindere dalla nostra idea. Bisogna saper far più cose in Serie A, dobbiamo cercare di essere pronti ad ogni sorpresa".
Questi risultati hanno ridato fiducia ed entusiasmo, quanto è importante bilanciarli con l'umiltà e lo spirito di sacrificio:
"Bilanciare le due cose non è mai semplice, bisogna avere la sensibilità per saperlo fare. Avete sentito prima le grida dei giocatori, a me fa piacere, abbiamo lavorato per arrivare alle partite con questo entusiasmo. I ragazzi però sono consapevoli dell'umiltà che devono mettere. Le due cose finora le abbiamo bilanciate bene, sono però un perfezionista e credo si possa migliorare".
La Juventus ha cambiato tanto, ha preparato qualcosa di particolare per questa occasione?
"Giocando contro la Juventus, di lunedì sera, la motivazione è l'ultimo dei miei pensieri, sono partite che anche io vorrei giocare. Non devi dare molto a livello di motivazione su questa partita, tutti i ragazzi vorrebbero giocare una partita così. E' importante però avere questa motivazione contro ogni avversario, poi bisogna gestire l'emotività, per dimostrare di poter stare a questo livello. I ragazzi sono pronti, questa settimana hanno lavorato tutti bene, mi hanno messo in difficoltà nelle scelte e mi fa piacere vedere questo atteggiamento, è quello che cerchiamo da quando sono qui".
Sono arrivati due pareggi molto importanti, c'è qualcosa che però cambierebbe di quelle sfide?
"Vorrei vedere più cinismo, abbiamo creato contro l'Inter due situazione nitide, lo stesso a Firenze ad inizio gara. La Serie A non regala tante situazione da gol, bisogna avere l'umiltà per capire che quando si arriva cinque volte davanti al portiere bisogna fare cinque gol. Sulla manovra e sullo sviluppo abbiamo fatto delle belle cose, non avevamo nulla da perdere contro l'Inter. Anche a Firenze abbiamo fatto bene nel primo tempo, si poteva fare qualcosa di più nel secondo ma le ammonizioni ci hanno condizionato nei duelli. Questi però non sono alibi, bisogna capire gli alti e bassi. Io non sono contento per i due punti, ci davano per sfavoriti e invece abbiamo fatto due punti e con la sensazione che, per le occasioni, si potesse ottenere di più".
Si può sapere chi ha avuto qualche problema?
"Balogh ha avuto un risentimento post gara nell'allenamento di compensazione, sta facendo un lavoro differenziato, vediamo se lo recuperiamo".
Come si compensa l'energia per i risultati e l'esigenza di fare risultato in una partita così?
"Bisogna che manteniamo l'equilibrio. In settimana lo dico, non eravamo scarsi prima e non siamo più forti ora. Bisognava solo dare una scintilla e calarsi nella realtà di classifica. L'obiettivo è di lavorare bene, impegnarci per ottenere qualsiasi risultato. Questa è una realtà bellissima, la città merita la Serie A, trasmette serenità, è un posto meraviglioso, ho vissuto diverse realtà e la pressione era altissima. Qua c'è solo da lavorare sodo, migliorare e giocare, questo ambiente è stupendo".
Se potesse togliere qualcuno a Tudor, chi sceglierebbe?
"Non spendo energie a pensare chi c'è e chi manca, hanno un organico in grado di sopperire ad ogni assenza. Davanti hanno qualità e anche dalla panchina, stiamo pensando alla preparazione della nostra partita per capire i momenti, cercando di gestirli con serenità. Lavoriamo sulla nostra manovra, per la consistenza che serve per affrontare ogni avversario".
Si sente l'aggiustatore di questa situazione?
"A me fa piacere aver trovato entusiasmo, in noi e nella piazza, i tifosi ci hanno dato una mano in casa e anche a Verona, di lunedì sera erano in tanti. Io non mi sento niente, faccio il mio lavoro cercando di dare qualcosa ai miei ragazzi, facendo capire loro che è un lavoro ma che deve essere una passione, bisogna innamorarsi di quello che si fa. Lavorare con entusiasmo tutti i giorni per migliorare, non per passare un'altra giornata aspettando lo stipendio di fine mese. Bisogna alzare l'asticella, nella motivazione, nell'ambizione e anche individualmente. Io faccio l'umile lavoro di capire i momenti, non creare confusione e dare merito a loro, alla fine scendono loro in campo. Ognuno potrebbe fare l'allenatore se si trattasse solo di aggiustare, è un lavoro più complicato ma il merito è sempre dei giocatori che cercano di mettersi a disposizione delle idee di un allenatore e di migliorare per aggiungere qualcosa in più".
14.29 - Termina la conferenza.
